NAPOLI ANNO ZERO :Avviso ai naviganti

Luglio 19, 2009 by admin · Comment
Filed under: napoli anno zero 

Dunque ,amici lettori,“vorrei ..parlare con voi tra dieci anni.. Se allora,come purtroppo devo temere per tutta una serie di motivi,sarà sopravvenuta da lungo tempo l’epoca della reazione;se di ciò che certamente molti di voi e anch’io,come dichiaro apertamente,abbiamo desiderato e sperato,si sarà realizzato poco,forse non proprio nulla,ma almeno apparentemente qualcosa – è assai probabile che ciò non mi lascerà affranto,ma saperlo costituisce certamente un peso interiore - allora mi piacerebbe davvero vedere che cosa ne è stato di quelli di voi che adesso si sentono autentici “politici…” e partecipano all’ubriacatura che questa rivoluzione rappresenta.
Vorrei davvero vedere che cosa è “ divenuto “ di costoro nel senso interiore della parola:sarebbe di certo bello se si potesse allora dire con i versetti del sonetto 102 di Shakespeare:

il nostro amore era giovane,appena nella sua primavera,
allor ch’io solevo salutarlo co’mieicanti,
simile a Filomena che in sul cominciare dell’estate canta
ma tace al sopraggiungere della stagione inoltrata.

Ma le cose non stanno così. Non abbiamo davanti a noi la fioritura dell’estate,ma in primo luogo una notte polare di gelida tenebra e di stenti,quale che sia il gruppo che ora risulterà esteriormente vittorioso….E infatti,dove vi è il nulla,non soltanto l’imperatore ma anche il proletario ha perduto i suoi diritti.
Quando questa notte sarà lentamente trascorsa chi sarà ancora vivo di coloro la cui primavera ha ora avuto una fioritura apparentemente cosi rigogliosa? E che cosa sarà allora divenuto interiormente di tutti loro? Amarezza o filisteismo …?….In ognuno di questi casi io trarrò questa conseguenza: costoro non sono stati all’altezza del proprio agire,non sono stati all’altezza nemmeno del mondo quale è realmente né della sua quotidianità:non hanno avuto,oggettivamente e di fatto,nel senso più intimo la vocazione per la politica che ritenevano invece di avere in se stessi .
( Max Weber La politica come professione )
Da “NAPOLI ANNO ZERO”
Conversazione metropolitana con Lucio Pirillo
Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura
a cura di Corrado Castiglione – prefazione di Leoluca Orlando
Edizioni Intramoenia
pp. 216 – € 12,00 - / ISBN 978-88-95178-60-8

NAPOLI ANNO ZERO : Martedi 23 giugno ore 18,00-Cappella Palatina -Maschio Angioino

NAPOLI ANNO ZERO : Martedi 23 giugno ore 18,00-Cappella Palatina -Maschio Angioino–
Per il primo cinquantenario dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI),
L’ucsi Campania,in collaborazione con il Comune di Napoli
promuove il Forum
L’impegno dei cattolici
nella capitale del Mezzogiorno
stampa,società,politica

la questione cattolica e il “caso” Napoli:alcuni testimoni si confrontano in occasione
della pubblicazione dei libri
il cattolicesimo politico napoletano dall’età giolittania all’Italia repubblicana Vol I
1898-1920: dal clerico-moderatismo al Partito popolare,di Giuseppe Palmisciano
(Edizione La città sel sole)

e di Napoli Anno Zero,conversazione metropolitana con Lucio Pirillo
a cura di Corrado Castiglione ( Edizione INTRAMOENIA)

Con gli autori dialogheranno:
Don Tonino Palmese,consulente ecclesiastico Ucsi Campania

Giuseppe Cacciatore,ordinario di Storia della Filosofia,Università “Federico II”

Franco Miano.presidente nazionale Azione Cattolica

Giuliana Martirana,Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Napoli “Federico II”

Introduce Donatella Trotta, presidente Ucsi Campania

Coordina Massimo Milone,capo dei servizi giornalistici della Rai Campania

Conclude Pino Nardi,vice-presidente nazionale Ucsi

E’ prevista la partecipazione di S.E.cardinale Crescenzio Sepe,Arcivescovo di Napoli

IL DEGRADO DELLA POLITICA A NAPOLI: IL RUOLO DEI CATTOLICI E DELLA SINISTRA PER IL RINNOVAMENTO DELLA CITTA’.

Venerdì 19/ 06/2009 ore 17.30 Sala Multimediale Consiglio Comunale, Via Verdi 35, IV piano.

MONDOPERAIO Rivista politico-culturale fondata da Pietro Nenni
ASCI Associazione Socialisti Cattolici Italiani
PORTALE MONDOCATTOLICONAPOLI.IT

Presentano il volume: NAPOLI ANNO ZERO
I CATTOLICI NAPOLETANI IN POLITICA DAL ’68 AGLI ANNI DELLA SPAZZATURA.
CONVERSAZIONE METROPOLITANA CON LUCIO PIRILLO A CURA DI CORRADO CASTIGLIONE.
Edizioni INTRAMOENIA

Introduce:
Avv. Enrico Ricciuto
Direzione Nazionale ASCI

Intervengono:
Salvatore Arnese
Consigliere Nazionale Partito Socialista

Sen. Luigi Covatta
Direttore MONDOPERAIO

Saranno presenti gli autori Lucio Pirillo e Corrado Castiglione.

Venerdì 19/ 06/2009 ore 17.30 Sala Multimediale Consiglio Comunale, Via Verdi 35, IV piano.

www.mondoperaio.it www.mondocattoliconapoli.it


Santa Di Salvo -Rassegna Stampa - Cattolici e politica l’anno zero della metropoli

clicca qui
-Dal ’68 all’emergenza rifiuti-
-Un dialogo con Lucio Pirillo per ridefinire la questione-
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-fonte-
Il Mattino-
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In parte intervista, in parte riflessione speculare, in parte autobiografia che, come ricordano i due conversatori citando i gesuiti, è una forma secolarizzata di confessione. Il libro di Corrado Castiglione Napoli anno zero (Intramoenia, pagg. 212, euro 12) ha come sottotitolo «Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura», tanto per chiarire che la materia è vasta e le questioni sollevate da maneggiare con cura.

Castiglione, attento cronista politico e cattolico impegnato nel processo di rinnovamento civile e sociale, ha preferito la forma della conversazione metropolitana (in senso letterale, visto che il testo si snoda in un viaggio di tredici stazioni fino al terminale di Scampia) con Lucio Pirillo, anche lui giornalista, presidente provinciale delle Acli, ex assessore comunale.
Una presenza forte nella città e dunque l’interlocutore ideale di un confronto in cui sollecitare la memoria per ridefinire la questione cattolica a Napoli, visto che proprio le esperienze comuni sono il lievito di un ricordo ricco e molto dettagliato.

Napoli è una città senza sole, ripete Castiglione in premessa. Immemore come una vecchia signora che ricorda la gioventù lontana ma non quello che ha mangiato ieri, la città continua nel suo stanco copione di ex capitale europea, autocitandosi e dimenticando che appena sedici anni fa, nel ’93, la giunta comunale fu sciolta per incapacità amministrativa (prefetto Improta, ministro degli interni Mancino), mentre l’acqua marrone usciva dai rubinetti e la città era in emergenza sanitaria. Non solo «monnezza», dunque.

L’emergenza rifiuti è solo il terminale simbolico di una classe dirigente giunta al collasso. E la città si allontana sempre più dall’Europa. Che ruolo hanno avuto i cattolici in questo sistema altamente imperfetto?
Attraverso gli anni il racconto torna al magistero del cardinale Ursi e della sua pastorale della tenda e della strada, poi si dirige verso l’evangelizzazione della famiglia voluta dal cardinale Giordano, infine alla ri-organizzazione della speranza su cui punta il cardinale Sepe, grande organizzatore e alto prelato della Curia romana.

Napoli senza sole non è una metafora disfattista. È anzi un forte richiamo a una possibile palingenesi che faccia esplodere la bolla di immobilismo del sistema politico, segnato dal malaffare e dall’assenza di ricambio della classe dirigente.

Sfilano, nelle memorie di Lucio Pirillo stimolato da Castiglione, i protagonisti degli anni di piombo e i politici della vecchia Dc, i giovani del mondo cattolico risvegliatosi con il vento innovatore del Concilio e la successiva fase di delusione, con il totale ripiegamento nella Chiesa del silenzio.
E tanta solitudine, rispetto a una realtà ecclesiale lontana dalla vita e dalle responsabilità pubbliche.
Un quadro desolante, quello di un nuovo sistema di potere «molto più chiuso di quello della Prima Repubblica».
Castiglione e Pirillo fanno sempre nomi e cognomi, l’analisi è impietosa e perciò particolarmente efficace.

Nel diluvio di testi su Napoli, questo libro colpisce al cuore perchè riesce ad essere tagliente e persino feroce nell’apparente mitezza di tono.

«Penso che il ceto politico campano debba confessarsi nel senso agostiniano - dice Pirillo - Cioè riconoscere le responsabilità della sua storia di governo, alle quali risale gran parte del mancato sviluppo culturale e civile della città.

C’è un filo che lega destra e sinistra, il notabilato tradizionale e progressista di Gava e Valenzi e il compromesso di sistema costruito da Bassolino e Iervolino».

Piacerebbe ache a noi, come conclude l’intervistato, che in questa specie di notte artificiale si intravedesse un’aurora dalla quale ripartire.

ELEZIONI EUROPEE:NAPOLI ANNO ZERO.Le ragioni di una sconfitta

NAPOLI :i risultati……

Pdl 41%

Pd 27,4%

Italia dei valori 10%

Rifondazione+Pdci 5,1%

Udc 5,1%

Sinistra e libertà 4,4%

L’Autonomia 3,5%

Radicali 2,2%

Fiamma tricolore 0,6%

Lega Nord 0,4%

Liberaldemocratici 0,2%

Forza Nuova 0,2%


LA TRAIETTORIA DI UN VIAGGIO METROPOLITANO

Di Domenico Pizzuti

La conversazione metropolitana con L. Pirillo in Napoli anno zero. Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura è certo ricco di metafore - dal viaggio sotterraneo alla città senza sole - evocative di un viaggio nella memoria, scandito in vari frammenti di periodi storici lungo le stazioni della nuova metropolitana di Napoli per uscire finalmente alla luce del sole sul viadotto che da Colli Aminei porta a Piscinola-Secondigliano. Ma la conversazione su cattolici e politica a Napoli soprattutto negli ultimi quindici anni è anche oggettivazione di un percorso non puramente autobiografico per i riferimenti alla vicende politico-sociali ed ecclesiali napoletane che affondano le loro radici ben prima della rottura dell’unità politica dei cattolici evocata all’inizio dell’intervista.
Volendo offrire qualche elemento interpretativo della vicenda non puramente autobiografica evocata lungo il cammino che si snoda nella conversazione, soccorre in primo luogo il riferimento alla “traiettoria” come intesa dal sociologo francese Pierre Bourdieu. L’analisi critica dei processi sociali scarsamente analizzati che agiscono nella costruzione di quell’artificio retorico che è la “storia di vita”, porta a evidenziare il concetto di traiettoria come serie di posizioni occupate successivamente da un stesso agente in uno spazio che è in divenire e soggetto a trasformazioni incessanti. Appare perciò appropriato, sotto il profilo denotativo del genere della conversazione metropolitana nel volume analizzato, quanto scrive il Bourdieu: <> (Ragioni pratiche, Il Mulino, Bologna 2009, p. 79.) Ciò equivale a dire che una traiettoria è comprensibile solo a condizione di aver costruito in precedenza gli stadi successivi del campo in cui si è svolta e quindi l’insieme delle relazioni oggettive che hanno unito l’agente considerato all’insieme degli altri agenti che si inseriscono nello stesso campo. Basta leggere il libro nella sua struttura di frammenti e promemoria scanditi per periodi storici significativi per convincersi dell’adeguatezza della categoria di “traiettoria”, insieme a quelle di viaggio e percorso.
Nello stesso tempo l’esperienza evocata di cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura, a Napoli naturalmente, richiama una “generazione politica” modellata dagli eventi politico-culturali del ’68 ed ecclesiali del Concilio Vaticano II, una pelle che non si può scrollare di dosso. Ma non altrettanto per le generazioni dei decenni successivi fino ai nostri giorni di indifferenza diffusa nei confronti della politica da parte di giovani generazioni. Si può anche individuare una “subcultura politica”, per intendersi quella del cattolicesimo sociale e democratico, quasi un’eredità di persone e gruppi non spenta ma neanche egemone per profondi cambiamenti economici, sociali e culturali, ma anche religiosi nelle società occidentali che richiede nuovi paradigmi di analisi per capire il presente. Insieme ad altre analisi sociologiche il riferimento può essere al sociologo francese Alain Touraine, La globalizzazione e la fine del sociale. Per comprendere il mondo contemporaneo, Il Saggiatore, Milano 2008, che ipotizza un nuovo paradigma, fondato sul soggetto e sui <>, dove le donne e le minoranze oppresse possano finalmente ricoprire il ruolo sociale che spetta loro.
Infine il “rapporto fede-politica”, come incarnazione del dono della fede nelle vicende della convivenza umana a livello locale, nazionale, planetario o globale nell’assunzione dei problemi delle folle e generazioni umane che costituiscono la nostra umanità.
Dopo quindici anni dalla fine della rottura dell’unità politica dei cattolici, che sotto il profilo partitico hanno approdato a diverse formazioni politiche, che apre la conversazione di C. Castiglione con L. Pirillo, a mio avviso sulla base anche della presenza silenziosa e subordinata al capo di cattolici in aggregazioni partitiche o elettorali si avverte l’esigenza di una ricomposizione o di convenire su alcune modalità politiche di risposta ai problemi, da quelli della vita a quelli della sicurezza, dell’accoglienza ed integrazione degli immigrati per animare le “politiche” delle diverse formazioni. E conseguentemente di promuovere sedi di elaborazione politico-culturali specialmente nel Mezzogiorno, che rompa una buona volta il silenzio e l’invisibilità del laicato cattolico che voglia essere fedele ad una fede che fecondi la convivenza umana.

NAPOLI ANNO ZERO COMINCIA : Fede e politica: riflessioni dal cuore di una notte ricca di stelle…di Antonio E. Piedimonte

Pensieri e ricordi dal buio che avvolge la Napoli dell’anno zero, nel bel mezzo della conflagrazione finale. Conversazione tra un giornalista e un intellettuale cristiano sulle vicende degli ultimi quindici anni all’ombra del Vesuvio (ma non solo), dalla rottura dell’unità politica dei cattolici al medioevo bassoliniano, senza dimenticare le radici degli anni Cinquanta e Sessanta ma anche le macerie lasciate dalle sei giunte guidate dal senatore comunista Maurizio Valenzi.

Un’intervista-dialogo tra Corrado Castiglione, cronista del Mattino, e Lucio Pirillo, ex presidente delle Acli e assessore comunale nel 1993-94, che è stata raccolta, insieme ad alcuni importanti contributi esterni e alla prefazione di Leoluca Orlando, nel volume Napoli anno zero (edizioni Intra Moenia), appena giunto in libreria.

Duecento pagine che aprono una preziosa finestra sul mondo cattolico, quello delle associazioni e del volontariato, ma anche sul ruolo della Chiesa partenopea.
Il curatore - che giornalisticamente nasce nel settimanale diocesano Nuova Stagione - confessa di amare Michel Houellebecq, e dunque quella singolare posizione, peraltro molto partenopea, sospesa tra il disincanto e la disperata necessità di sperare contro ogni speranza. Per questo cita un verso dell’autore che è a sua volta una citazione (san Paolo):

La notte è inoltrata e il giorno si avvicina. Spogliamoci dunque dell’opera delle tenebre e indossiamo le armi della luce.

Una metafora, quella del buio, già usata dal cardinale Sepe qualche anno fa: E notte nello scenario della città (Napoli, ndr), le tenebre non lasciano comprendere

Né è dato calcolare quando giungerà l’aurora liberatrice.

E così, passando con agilità dal profeta Isaia (A che punto è la notte?) ed Eduardo De Filippo (Adda passà a nuttata ), la domanda è sulle stelle che brillano ancora, ovvero sulla speranza. Pirillo, da buon cattolico vede segni di speranza e tuttavia non ha timore di parlare delle origini del buio:

Penso che il ceto politico campano debba confessarsi in senso agostiniano: cioè riconoscere le responsabilità della sua storia di governo, alla quali risale in gran parte il mancato sviluppo culturale e civile del territorio.

Cè un filo spiega che lega destra e sinistra, il notabilato tradizionale e progessista di Gava e Valenzi fino al recente compromesso di sistema costruito da Bassolino e Iervolino.

Alcuni all’interno dello stesso Pd hanno parlato di dittatura rossa. Ed ancora: A Napoli e in Campania, come diceva in un altro secolo Antonio Gramsci, dobbiamo ancora uscire dalla prigione delle ideologie.

L’impressione è che Pirillo - da alcuni anni presidente provinciale dell’Uneba (unione delle istituzioni di assitenza sociale) voglia dar voce al diffuso e radicato malcontento del mondo cattolico verso le amministrazioni locali.

Di certo l’intellettuale non risparmia bordate contro la sindaca, anche se, va sottolineato, non si non si tratta di spari contro la croce rossa ma di legittimi e opportuni appunti, sempre precisi e circostanziati.
Così, dopo l’elezione della Iervolino i cattolici partecipano a questa rinuncia al contraddittorio e prosegue il pensiero unico; senza che nessuno dei tanti problemi venga avviato a soluzione:

dal dilagare delle piccole grandi illegalità al mancato sviluppo delle aree ex industriali dismesse da Bagnoli a Napoli Est.
Mentre cresce il silenzio della Chiesa (tranne rare eccezioni come la lettera dei parroci di Secondigliano) e, soprattutto, mentre intorno gli imprenditori e la cosiddetta società civile (dai liberi professionisti ai docenti universitari) cercano di non disturbare il manovratore.

Anche perché cresce un altro fenomeno, che diventa palpabile con la rosa di consulenze, contributi e prebende varie.

Il libro, dopo una sezione fotografica (che appare eccessiva), offre poi alcuni importanti contributi, come la lettera sulla miseria del cardinale Corrado Ursi, i ricordi di padre Vincenzo Perna e
Marta Losito (la docente morta l’anno scorso), le testimonianze di Ludmila Mandlova (sulla Primavera di Praga) e Mario Cercola (sulle Quattro giornate), il documento anticamorra dei vescovi campani nel 1982, le parole di Giovanni Paolo II a Napoli, l’omelia del cardinale Sepe al suo ingresso in diocesi, l’omelia di Benedetto XVI in piazza Plebiscito.

E, soprattutto, quattro articoli firmati da Luigi Maria Pignatelli (giornalista, teologo, missionario), uno dei quali, quello scritto dopo la strage di Torre Annunziata, si chiudeva così:

I camorristi di Stato hanno difeso con i denti le posizioni acquisite. Torre Annunziata è il frutto, uno dei tanti frutti nefasti, della camorra pubblica.

Era il 6 settembre 1984.
L’anno zero a volte sembra davvero non finire mai.

Antonio E. Piedimonte
fonte
il corriere del mezzogiorno

OGGI ALLA FELTRINELLI ore 18 : NAPOLI ANNO ZERO

Conversazione metropolitana con L. Pirillo, Napoli anno zero.

Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura, a cura di

C. Castiglione, Intra Moenia, Napoli 2009, pp. 212, euro 12.00

La conversazione, a cura del giornalista C. Castiglione, lungo il tragitto della metropolitana di Napoli da Piazza Dante a Scampia per uscire alla luce del sole dal tunnel metaforicamente attraversato, è un contributo alla storia di Napoli sotto il profilo del rapporto tra cattolici e politica in questa città secondo l’esperienza di L. Pirillo un cattolico eletto per la prima volta al Consiglio Comunale in una formazione politica che non fosse la DC, cioè la Rete, ed assessore nel periodo 1993-1994.

E successivamente impegnato in incarichi rappresentativi nelle ACLI, nel sindacato e nell’UNEBA (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale).

La lunga intervista tra le stazioni della nuova linea della metropolitana napoletana, nota con il nome di metrò dell’arte per le numerose opere di artisti contemporanei che ne adornano i corridoi, attraversa gli ultimi sedici anni di storia politica a Napoli ed in Campania, dalla rottura dell’unità politica dei cattolici nel ’93, alla ricostruzione della memoria storica, che affonda le radici negli anni Sessanta e più indietro ancora nel secondo lustro degli anni Cinquanta,

con una minuta evocazione di chi c’era, dove stava e con chi.

Nell’intento di una ridefinizione della “questione cattolica” a Napoli ma non solo ieri, oggi e per domani. Il punto di partenza è la breve partecipazione di Pirillo alla prima giunta Bassolino, sindaco che aveva destato grandi speranze di progresso e modernizzazione con lo sbandierato ”Rinascimento”, e quindi il cammino si snoda di fronte alle emergenze nuove e quelle croniche del territorio, tra rinascimento e medioevo, tra politiche di welfare e sviluppo sostenibile, tra questione morale, società civile e classe dirigente.

Fino all’esaurirsi della spinta propulsiva di quella stagione per fattori storico-politici che sono individuati nel tragittto della ricostruzione ed ai giorni bui della spazzatura che invadeva strade e piazze della città.

Quindi un cammino per trovare il bandolo della matassa, un complesso di ragioni che lascino intravedere il sole dopo il buio iniziale della stazione di Dante, quando sulla strada per Scampia la vettura uscirà allo scoperto sul viadotto che da Colli Aminei conduce a Piscinola-Secondigliano.

La conversazione è divisa in cinque parti, chiamate frammenti.

Ciascun frammento si apre con una nota introduttiva del curatore e si chiude con un promemoria che si propone in maniera cronologica di indicare le linee essenziali del rapporto fra cattolici e politica a Napoli in particolare negli ultimi sedici anni con richiami agli ultimi cinquant’anni.

Un’appendice raccoglie prevalentemente documenti ecclesiali significativi del periodo analizzato, che insieme al corpo del volume costituisce materiale prezioso per approfondimenti della storia del rapporto tra cattolici e politica a partire anche da esperienze personali

Un viaggio nella memoria ed a futura memoria specialmente per le giovani generazioni, che è più di un’ autobiografia per la documentazione accurata ed oggettivazione dei fatti evocati nell’ intreccio di intervista e cronologia dei vari periodi attraversati della storia politica e religiosa della città di Napoli.

Rimane una testimonianza dell’impegno laicale in politica che non viene meno ma deve trovare nuove strade nell’agone politico in considerazione del cambiamento degli scenari politici e dell’urgenza di un ricominciamento nella situazione napoletana per vedere la luce del sole.

Domenico Pizzuti s.j.

Alla Libreria Feltrinelli:NAPOLI ANNO ZERO Giovedì 14 maggio 2009 – ore 18

Maggio 13, 2009 by admin · Comment
Filed under: napoli anno zero 

la Feltrinelli Librerie – Via San Tommaso d’Aquino 70
Presentazione del volume

Napoli anno zero
Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura
conversazione metropolitana con Lucio Pirillo
a cura di Corrado Castiglione

Intervengono
Luciano Scateni / Giornalista

Giuseppe Acocella / Ordinario di Etica sociale e vice-presidente del Cnel

Domenico Pizzuti / Docente di Sociologia

edizioni Intra Moenia

P.S.
Santa Di Salvo –fonte-
Il Mattino-
“Castiglione e Pirillo fanno sempre nomi e cognomi, l’analisi è impietosa e perciò particolarmente efficace.
Nel diluvio di testi su Napoli, questo libro colpisce al cuore perchè riesce ad essere tagliente e persino feroce nell’apparente mitezza di tono.
«Penso che il ceto politico campano debba confessarsi nel senso agostiniano - dice Pirillo - Cioè riconoscere le responsabilità della sua storia di governo, alle quali risale gran parte del mancato sviluppo culturale e civile della città. ”
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Presentazione di “Napoli anno zero”: alcune foto

Grazie a quanti sono intervenuti alla presentazione!

Oggi 16 Marzo c/o caffè letterario ci sarà la presentazione del libro “Napoli anno zero”

Lunedì 16 marzo ore 18,30
c/o il caffè letterario INTRA MOENIA p.zza Bellini 70
presentazione del libro “Napoli anno zero. Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura” edizioni Intra Moenia
intervengono Lucio Pirillo, Corrado Castiglione, Leoluca Orlando e Carlo Verna.

Il pamphlet “Napoli Anno Zero Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura” (Edizioni Intra Moenia), da appena una settimana nelle librerie, nasce a bordo di un vagone della Linea 1 della Metrò dell’Arte, divenuto un po’ simbolo delle speranze di Napoli. Una conversazione metropolitana con Lucio Pirillo, a cura del giornalista del Mattino Corrado Castiglione. La prefazione è di Leoluca Orlando, parlamentare, che nel ‘93, come Bassolino, fu protagonista di una stagione di rinnovamento etico della politica passata alla storia come la stagione dei sindaci. Il viaggio-intervista tra i mali e le difficoltà di Napoli, fra spinte neo-rinascimentali e improvvise ricadute neo-medievali, insegue il sogno di uno sviluppo e di un riscatto civile, ma ricostruisce anche le tracce di una presenza dei cattolici impegnati in politica.

per maggiori info: Roberta Borga, ufficio stampa edizioni Intra Moenia 081 5571190

Napoli anno zero

Conversazione metropolitana con Lucio Pirillo
Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura

Questa lunga intervista curata dall’amico Corrado Castiglione mi ha permesso di attraversare gli ultimi sedici anni di storia politica a Napoli e in Campania. Dalla rottura dell’unità politica dei cattolici nel ’93 alla ricostruzione della memoria storica (che affonda le radici negli anni Sessanta e più indietro nel secondo lustro degli anni Cinquanta): chi c’era, dove stava e con chi? Per una ridefinizione della questione cattolica a Napoli ieri, oggi e domani.Di fronte le emergenze nuove e quelle croniche del territorio, a partire dalla prima giunta di Antonio Bassolino, sindaco tra rinascimento e medioevo, tra le politiche del welfare e lo sviluppo sostenibile, tra questione morale, società civile e classe dirigente. Fino alla fine della spinta propulsiva di quella stagione e al sorgere di nuove e più complesse problematiche.


a cura di Claudio Castiglione – prefazione di Leoluca Orlando

ISBN 978-88-95178-60-8 – 14,5X21 – pp. 216 – 12,00

Target: Mondo politico e istituzionale.

edizioni Intra Moenia

Via Costantinopoli, 94 – 80138 Napoli – Tel. 081.290988 – Fax 081.4420177

e-mail: info@intramoenia.it – Sito internet: www.intramoenia.it

http://www.intramoenia.it/frammenti.php

Presentazione del libro “Napoli anno zero”

Lunedì 16 marzo ore 18,30
c/o il caffè letterario INTRA MOENIA p.zza Bellini 70
presentazione del libro “Napoli anno zero. Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura” edizioni Intra Moenia
intervengono Lucio Pirillo, Corrado Castiglione, Leoluca Orlando e Carlo Verna.

Il pamphlet “Napoli Anno Zero Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura” (Edizioni Intra Moenia), da appena una settimana nelle librerie, nasce a bordo di un vagone della Linea 1 della Metrò dell’Arte, divenuto un po’ simbolo delle speranze di Napoli. Una conversazione metropolitana con Lucio Pirillo, a cura del giornalista del Mattino Corrado Castiglione. La prefazione è di Leoluca Orlando, parlamentare, che nel ‘93, come Bassolino, fu protagonista di una stagione di rinnovamento etico della politica passata alla storia come la stagione dei sindaci. Il viaggio-intervista tra i mali e le difficoltà di Napoli, fra spinte neo-rinascimentali e improvvise ricadute neo-medievali, insegue il sogno di uno sviluppo e di un riscatto civile, ma ricostruisce anche le tracce di una presenza dei cattolici impegnati in politica.

per maggiori info: Roberta Borga, ufficio stampa edizioni Intra Moenia 081 5571190

Napoli anno zero

Conversazione metropolitana con Lucio Pirillo
Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura

Questa lunga intervista curata dall’amico Corrado Castiglione mi ha permesso di attraversare gli ultimi sedici anni di storia politica a Napoli e in Campania. Dalla rottura dell’unità politica dei cattolici nel ’93 alla ricostruzione della memoria storica (che affonda le radici negli anni Sessanta e più indietro nel secondo lustro degli anni Cinquanta): chi c’era, dove stava e con chi? Per una ridefinizione della questione cattolica a Napoli ieri, oggi e domani.Di fronte le emergenze nuove e quelle croniche del territorio, a partire dalla prima giunta di Antonio Bassolino, sindaco tra rinascimento e medioevo, tra le politiche del welfare e lo sviluppo sostenibile, tra questione morale, società civile e classe dirigente. Fino alla fine della spinta propulsiva di quella stagione e al sorgere di nuove e più complesse problematiche.


a cura di Claudio Castiglione – prefazione di Leoluca Orlando

ISBN 978-88-95178-60-8 – 14,5X21 – pp. 216 – 12,00

Target: Mondo politico e istituzionale.

 edizioni Intra Moenia

Via Costantinopoli, 94 – 80138 Napoli – Tel. 081.290988 – Fax 081.4420177

e-mail: info@intramoenia.it – Sito internet: www.intramoenia.it

http://www.intramoenia.it/frammenti.php

 

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