I minori dell’Uneba inaugurano la stagione estiva del Magic World

Giugno 15, 2013 by admin · Comment
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I minori dell’Uneba Napoli inaugurano la stagione estiva del parco acquatico più grande della Campania, il Magic World. Si terrà, infatti, giovedì 6 giugno la Giornata della solidarietà, un’iniziativa rivolta a 2000 bambini provenienti da tutta la regione e collegati con gli istituti aderenti all’Uneba. Minori a rischio con forte disagio sociale accolti dagli Istituti in forma semiconvittuale.

“Ringraziamo il Parco acquatico Magic World per aver rinnovato questo importante appuntamento con l’allegria e il divertimento –ha affermato Don Enzo Bugea, padre superiore Opera Don Guanella e vice presidente nazionale Uneba-. Per le famiglie di molti minori è difficile poter organizzare una vacanza, ecco perché queste occasioni le viviamo con particolare entusiasmo”.

Un’estate all’insegna del divertimento sano, sicuro e low cost quella messa in porto dalla struttura di Licola, con riduzione del 30% sui biglietti e possibilità di visitare il Parco anche il giorno dopo. “Siamo sempre lieti di ospitare queste iniziative di solidarietà. Metteremo a disposizione tutte le nostre risorse per rendere unica questa giornata -ha dichiarato il direttore marketing del Magic World, Raffaella Perruno–. Abbiamo deciso di ridurre il costo dei biglietti senza rinunciare alla sicurezza e al divertimento, siamo certi che il nostro pubblico apprezzerà“.

Anche il Presidente dell’Uneba Napoli, il dott. Lucio Pirillo ha voluto sottolineare l’importanza di tali iniziative alla luce della gravissima emergenza sociale che Napoli sta vivendo.

“Nella città di Napoli, l’emergenza sociale fa registrare un aumento di richiesta di assistenza sociale. Il servizio realizzato dalle Strutture Associate Uneba, in forma di semiconvitto, è di prevenzione alla dispersione scolastica, così diffuso nelle nostre realtà da essere riconosciuto come “servizio indispensabile” dal Comune di Napoli. Dare la possibilità di trascorrere momenti di spensieratezza è per noi un dovere morale verso questi bambini”.

Seguiranno l’evento le telecamere di Mondocattolico, quelle del Tg3 e naturalmente Radio Marte, partner del Magic World, che offrirà l’animazione per grandi e piccini. In giornata, è prevista anche la partecipazione del neo assessore alle politiche sociali, Roberta Gaeta. Il presidente regionale Lucio Pirillo e il vicepresidente nazionale don Enzo Nobile parleranno con il dirigente evidenziando la necessità di un intervento del Comune in due ambiti: consentire le attività estive, comprese le colonie per i minori organizzate dai centri per minori associati Uneba, definire una nuova convenzione tra Comune e strutture, senza dimenticare di procedere con le modalità relative alle proroghe ed alle nuove ammissioni.


WELFARE: PIRILLO,SERVE CONFRONTO CON FONDAZIONE BANCO NAPOLI (agensir)

Maggio 29, 2013 by admin · Comment
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Una lettera per sollecitare un tavolo di confronto tra l’Uneba della Campania e la Fondazione Banco Napoli per garantire in futuro, così come è stato finora, il servizio di assistenza sociale a oltre mille minori a rischio di devianza sociale a Napoli. È quella che ha inviato oggi Lucio Pirillo, presidente regionale dell‘Uneba Campania.

“Il servizio opera nel campo della prevenzione scolastica e consente a questi minori, appartenenti a famiglie cosiddette multiproblematiche, di svolgere il regolare percorso scolastico”, chiarisce Pirillo. È strano, secondo l’Uneba, che gli organismi della Fondazione, commissariati da anni, non vogliano accettare un confronto di merito e di metodo, come richiesto dall’Uneba della Campania.

“La soppressione di questo servizio ritenuto ‘servizio indispensabile’ dal Comune di Napoli rischia di determinare una grave tensione sociale in una città, già martoriata dalla disoccupazione e dalla diffusione inarrestabile della illegalità e della criminalità organizzata”, prosegue Pirillo che sollecita “l‘intervento di tutte le forze politiche responsabili, affinché si eviti di disperdere in mille rivoli le risorse della Fondazione, ma che si persegua la volontà di concentrare le disponibilità finanziarie nel mantenimento e consolidamento dell’assistenza all‘infanzia quale priorità statutaria della medesima Fondazione”.
agensir.it/sir

Napoli –I Salesiani sfiduciano De Magistris e il candidato arancione D’Angelo,ex assessore al sociale

Febbraio 3, 2013 by admin · Comment
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(amarissimo grido di dolore lanciato da don Mario Delpiano, direttore del Don Bosco di Napoli)

Il terzo settore muore, abbandonato come un senza tetto

Il terzo settore a Napoli sta morendo. E sta morendo nell’indifferenza delle istituzioni, come è morto nell’indifferenza dei passanti il senzatetto trovato a fine gennario in Galleria Umberto, pieno centro città, solo, abbandonato, senza vita.

E’ l’amarissimo paragone, è l’amarissimo grido di dolore lanciato da don Mario Delpiano, direttore del Don Bosco di Napoli, ente associato Uneba, gestito dai Salesiani, che si dedica alla formazione professionale e all’inserimento nel mondo del lavoro.

Un grido ancora più amaro perché lanciato proprio il 31 gennaio, giorno in cui si ricorda San Giovanni Bosco e la sua vita spesa a dare un futuro e una speranza ai giovani.

“Sono costretto – scrive il direttore del Don Bosco – alla presa di coscienza di una situazione disastrosa, non solo sul piano economico, ma soprattutto sul piano delle scelte politiche.
Mi trovo di fronte un’amministrazione sorda e cieca al grido di dolore dei suoi figli più deboli. (…)
E ciò senza che la stessa società civile, e più ancora le Istituzioni, le rappresentanze dei cittadini, i partiti, se ne rendano conto. (…) Oggi, festa annuale del suo Santo fondatore, il “Don Bosco” sta morendo.
Ma i continuatori della mission, coloro che hanno accettato la scommessa sui giovani come luogo di rinascita della società, sono vivi, eccome!
Auguro a me e a tutta la città di riposizionare l’attenzione al bene comune nella difesa dei diritti di chi non ha voce, per costruire una società più giusta e una città a misura d’uomo”.

il testo integrale della lettera di Delpiano.

S.O.S: Il “DON BOSCO” della Doganella muore come il senzatetto della galleria

Speravo davvero che tra una riunione e l’altra, tra un tavolo tecnico e l’altro, tra una manifestazione e l’altra, il Sindaco della grande, bella e tragica, città di Napoli
si degnasse
di incontrare e ascoltare le voci disperate dei rappresentanti di enti, associazioni, cooperative, istituti religiosi che, proprio come il senzatetto morto qualche giorno fa tra l’indifferenza dei passanti sotto la galleria, stanno chiudendo, uno dopo l’altro, il loro servizio verso gli ultimi e i più bisognosi della città, tra la completa indifferenza delle istituzioni, malgrado le grandi affermazioni di principio e le rivoluzioni civili.

Anche il sottoscritto, da calabrese d’adozione, aveva gioito quando il dott. De Magistris, dopo che aveva aperto gli armadi e fatto affiorare gli scheletri del sistema politico-massonico-‘ndranghetista, aveva scelto con coraggio di spendersi nell’impegno civile e politico in una città sommersa dall’immondizia e gestita per decenni dai poteri clientelari di turno.
Aveva “regalato” a me e a tanti come me, la possibilità di cambiamento.

Oggi, che vivo a Napoli con la responsabilità di condurre ed animare un Ente non profit che svolge da decenni un servizio educativo di prevenzione primaria e secondaria verso le nuove generazioni, ottenendo riconoscimenti e consenso da ogni fronte di impegno della città: il glorioso “don Bosco di Napoli“.

Convinto che l’attenzione al welfare sociale fosse un capitolo prioritario delle politiche comunali, sono costretto alla presa di coscienza di una situazione disastrosa, non solo sul piano economico, ma soprattutto sul piano delle scelte politiche.

Mi trovo di fronte un’amministrazione sorda e cieca al grido di dolore dei suoi figli più deboli.

Di fronte alla città dei grandi eventi,
della pista ciclabile,
del mito dell’apparire più che dell’essere,
il welfare, punto di forza della “rivoluzione arancione”
è ormai scaricato
alla buona volontà e al senso civico della tante istituzioni del terzo settore, che, con professionalità e senso del dovere, continuano ad assicurare accoglienza, educazione, prevenzione e promozione dei ragazzi e ragazze assegnati dai Servizi Sociali, dalle famiglie in difficoltà.

E tutto ciò avviene tra le impossibili condizioni in cui l’Amministrazione Pubblica ci ha lasciati:
stipendi a singhiozzo per i dipendenti e collaboratori, operatori dell’Educativa in attesa di essere retribuiti a progetto finito, fatture di utenze e di fornitori ‘cassettate’, in attesa di liquidità, nonostante l’ente da me guidato vanti un credito nei confronti del Comune di Napoli che supera il milione di euro.

E poi vivere lo spasmodico inseguimento dei Durc, l’ossessione di non cadere nel circolo vizioso: “Non sono in regola perché il Comune non mi paga da anni, e pertanto, non essendo in regola, il Comune non può pagare”. E se poi ti rimetti in regola col Durc, stai tranquillo che il Comune non paga lo stesso!

E’ arrivato davvero il capolinea per tutti!
Anche per il Sindaco?
Per noi quasi certamente.

Lo Stato muore per governo e mal governo, e con sé trascina i cittadini che dovrebbe servire! Il modo di gestire il “welfare” produce “malessere” tra i cittadini. Facendo memoria al famoso piano Beveridge: “Dalla culla alla bara!” ,
qui, signor sindaco,
“Siamo direttamente nella bara”!

E ciò senza che la stessa società civile, e più ancora le Istituzioni, le rappresentanze dei cittadini, i partiti, assordati dai proclami autoreferenziali, e immunizzati dalla tossicità di una campagna elettorale assurda, se ne rendano conto.

Questa città non ha più bisogno di parole e proclami,
ma di atti concreti,
di una politica che, per dirla con don Milani, sia un modo per uscire insieme dai problemi.

Oggi, festa annuale del suo Santo fondatore, il “Don Bosco” sta morendo.

Ma i continuatori della mission, coloro che hanno accettato la scommessa sui giovani come luogo di rinascita della società, sono vivi, eccome!

Auguro a me e a tutta la città di riposizionare l’attenzione al bene comune nella difesa dei diritti di chi non ha voce, per costruire una società più giusta e una città a misura d’uomo.

Mi auguro che la politica ritrovi la sua verità nel porsi esclusivamente come “servizio” per il bene della collettività, e per questo a partire da una attenzione privilegiata verso gli ultimi.

E questo non con le parole, solo con i fatti.

Come don Bosco vogliamo continuare a credere e a sognare per questi ragazzi la costruzione di una “nuova cittadinanza”, che sappia riconoscere nell’educazione la via più efficace del cambiamento; sì, essa è la via, unica e stretta, di una “vera rivoluzione”.

Don Mario Delpiano (Direttore del Don Bosco di Napoli)

LE PROMESSE MANCATE!

FONTE
http://www.uneba.org/napoli-il-terzo-settore-muore-abbandonato-come-un-senza-tetto/

Don Enzo Bugea Nobile, Superiore della Comuntà guanelliana di Napoli eletto Vice - Presidente Nazionale dell’UNEBA

Dicembre 2, 2012 by admin · Comment
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Il consiglio nazionale dell’ Uneba, riunito a Roma il 1° dicembre ha eletto per acclamazione Don Enzo Bugea Nobile, Superiore della Comuntà guanelliana di Napoli Vice - Presidente Nazionale dell’UNEBA
Un appello ai semiconvitti e alle Case Albergo di Napoli è stato rivolto da DON ENZO affinchè sia consolidato un ruolo di contrasto alle diseguaglianze e che si esprima a sostegno di una assistenza più prossima ai bisogni delle persone anziani e minori. Una rete ed una realtà che segue l’evoluzione rispetto ai bisogni di oggi delle famiglie. Opere che agiscono laddove il sistema pubblico delle garanzie fatica a raggiungere le persone più svantaggiate, i gruppi più emarginati, potremmo dire gli ultimi del Vangelo! E in questo senso, le opere ci appaiono come una sorta di baluardo e di riscatto dei valori fondativi dello stato sociale: Valori questi che stanno alla base del sistema di welfare e ne giustificano, in qualche misura, l’esistenza.
- Le risposte si sono adeguate ai tempi e diversificate:
all’opera caritatevole dei religiosi e dei volontari si sono affiancato quella di tanti operatori qualificati, di educatori professionali, di psicologi, assistenti sociali…
I semiconvitti e le Case Albergo, radicati nei quartieri, nei vicoli di Napoli, restano un punto di riferimento fondamentale per le famiglie, specialmente quelle più colpite dalle difficoltà.
Sono luoghi dove si trovano persone di provata fiducia e competenza cui affidare per buona parte della giornata bambini che altrimenti resterebbero soli, o, peggio, in balia della strada e delle facili lusinghe di adulti senza scrupoli.

Anche per gli anziani ospiti nelle Case albergo (tutte completamente ristrutturate in ottemperanza ai regolamenti regionali, con sacrifici enormi da parte degli enti), sono davvero quelli più poveri ed abbandonati, che i servizi sociali dei comuni indirizzano a noi perché non hanno nessun parente che li accoglie.

In tal senso - ha concluso il vice-Presidente Nazionale UNEBA, Don Enzo -dovremo continuare l’impegno e lavorare sul territorio per sviluppare a Napoli e nel Mezzogiorno una strategia che superi le difficoltà che incontrano gli enti territoriali a garantire interventi e servizi sociali di welfare capaci di soddisfare pratiche partecipative, modelli innovativi di assistenza, facendo attenzione alla qualità dei servizi che sono erogati.

Le Rsa in Italia – Rette da 43 a 64 euro al giorno

Novembre 24, 2012 by admin · Comment
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L’Auser (associazione costituita dalla Cgil) ha presentato mercoledì 21 novembre i risultati della sua indagine nazionale sulle rsa.

Ecco alcuni spunti:
•in Italia ci sono 240 mila posti residenziali e semiresidenziali rispetto a un bisogno di 496 mila stimato nel 2007
•gli anziani non autosufficienti sono 3,5 milioni
•circa il 2% di ultra65enni sono ricoverati in strutture residenziali, l’1,8% in rsa; circa il 3,6% sono seguiti con l’assistenza domiciliare integrata. Siamo lontani dalle medie europee (dei Paesi nord occidentali) del 5% di ricoverati e 7% di assistiti al domicilio.

http://www.uneba.org/le-rsa-in-italia-rette-da-43-a-64-euro-al-giorno/

IL COMUNE DI NAPOLI CONVOCA UNEBA - NAPOLI PER GIOVEDI 15 NOVEMBRE

Novembre 12, 2012 by admin · Comment
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Uneba -Napoli ha deciso di sospendere,temporaneamente,la chiusura di tutti i servizi socio-assistenziali della città.
In riferimento alla convocazione da parte del Vice-Sindaco Tommaso Sodano e dell’Assessore Sergio D’Angelo, il Direttivo provinciale di Uneba-Napoli ritiene, nell’interesse dell’ utenza, di cercare,ancora una volta,di affrontare,concretamente, la drammatica
questione che interessa i Centri Socio Educativi Semiresidenziali.
A seguito delle risultanze di questo incontro
ed in riferimento all’impegno dichiarato, pubblicamente, davanti alle Telecamere di RAI UNO dall’Assessore D’Angelo,
il Direttivo Uneba-Napoli,auspica un risultato positivo che
consente lo sblocco immediato di una parte cospicua dei crediti vantati dagli Istituti da quattro anni.

Ci auguriamo -afferma il Presidente di Uneba-Napoli, Lucio Pirillo,che si possa addivenire ad una soluzione che consenta alla città di Napoli di poter continuare ad usufruire di servizi socio-assistenziali attraverso i centri socio educativi (i semiconvitti) per i minori a rischio, da un lato, e le Case albergo per gli anziani, dall’altro.

Queste Strutture rappresentano nell’attuale contesto napoletano, ( così scandalosamente pieno, ad inizio del terzo millennio, di famiglie multiproblematiche, estremamente povere e deprivate, sia economicamente che culturalmente), ancora una risposta valida ed apprezzata, malgrado l’esistenza di nuove tipologie di risposte sociali che non riescono a coprire l’enorme bisogno sociale.
Si discute ,spesso, del rilancio della città, della sua immagine nel mondo, della sua rinascita in tanti aspetti, dopo anni e anni di pietosa decadenza.
Questa rinascita,conclude Pirillo, non può non avere al centro i temi della cultura e dell’educazione che, per un’amministrazione comunale, passano anche attraverso i servizi sociali e del welfare comunale, specialmente in un contesto così difficile, quantitativamente enorme e qualitativamente disomogeneo.

Giovedì 15 novembre chiudono tutti gli istituti Uneba per minori di Napoli

Novembre 5, 2012 by admin · Comment
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Giovedì 15 novembre sarà l’ultimo giorno di attività per i circa 35 istituti per minori (semiconvitti) associati a Uneba che operano a Napoli.

Lo ha annunciato all’Ansa il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo. La dolorosissima decisione è stata annunciata dopo che a 4 anni di mancati pagamenti di Napoli si è sommato, ultimo tassello, la mancata approvazione della delibera per sbloccare……

http://www.uneba.org/gioved-15-novembre-chiudono-tutti-gli-istituti-uneba-per-minori-di-napoli/

La Chiesa italiana vicina ad Uneba

Novembre 1, 2012 by admin · Comment
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Ai partecipanti al XIV congresso nazionale Uneba di Loano il presidente di Uneba Maurizio Giordano ha letto il messaggio di mons. Giuseppe Merisi, presidente di Caritas Italiana ma pure di Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute e la Consulta Ecclesiale degli organismi socio-assistenziali.

“Ho avuto modo – scrive Merisi – di conoscere e di apprezzare (attraverso il presidente Giordano) la competenza e la concreta testimonianza dei valori del Magistero sociale che l’Uneba esprime all’interno della comunità cristiana e nel contesto civile di questo Paese”.

http://www.uneba.org/la-chiesa-italiana-vicina-ad-uneba/

La protesta di Uneba Napoli: suore incatenate sotto il municipio

Ottobre 17, 2012 by admin · Comment
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Entro venerdì 19 ottobre una delibera per sbloccare una parte dei 40 milioni che il Comune di Napoli deve agli enti Uneba. La ha promessa l’assessore alle politiche sociali di Napoli Sergio D’Angelo alla delegazione Uneba Napoli guidata dal presidente Lucio Pirillo.

Gli enti Uneba rimangono comunque in stato di mobilitazione, e non è allontanato neppure il rischio di una sospensione totale dell’attività dei semiconvitti, dopo che già più di qualche centro ha dovuto chiudere definitivamente…..

http://www.uneba.org/la-protesta-di-uneba-napoli-suore-incatenate-sotto-il-municipio/

UNEBA NAPOLI - Protesta Famiglie Istituti rischio chiusura per mancati pagamenti da parte del comune

Ottobre 16, 2012 by admin · Comment
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Una manifestazione di protesta da parte di minori e famiglie assistiti negli istituti religiosi e laici dell’Uneba (Unione Nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) di Napoli in piazza Municipio.

La protesta è stata decisa, denunciano gli organizzatori, per il rischio chiusura degli istituti in tutta la città, che a Napoli sono più di 50, per mancati pagamenti pari a 40 milioni di euro.

. “Non abbiamo più alternative - spiega il presidente di Uneba Napoli Lucio Pirillo - o si interviene oppure si sappia che tutti gli istituti di assistenza chiuderanno

e Napoli si ritroverà sulla coscienza migliaia di minori a rischio e anziani poveri lasciati ulteriormente soli a se stessi e centinaia di bravi ed onesti professionisti senza più lavoro”


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