LIBRI : NAPOLI ANNO ZERO, CATTOLICI E POLITICA IN CITTA’

Marzo 11, 2009 by admin · Comment
Filed under: napoli anno zero 

INTERVISTA A LUCIO PIRILLO CURATA DA CORRADO CASTIGLIONE

- Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura: e’ il sottotitolo di “Napoli anno zero”, libro-intervista a Lucio Pirillo - già presidente regionale delle Acli e assessore comunale nella prima giunta Bassolino - curato dal giornalista Corrado Castiglione (edizioni Intra Moenia).

Quella tra cattolici e politica a Napoli - scrive nella prefazione Leoluca Orlando, fondatore e storico leader del movimento La Rete - è stata una esperienza “legata a una pur importante realtà locale ma, al tempo stesso, una esperienza simbolo del rapporto tra cattolici e politica nell’intero Paese”.

Una esperienza che ha attraversato fasi alterne: da quando gli universitari cattolici della Fuci erano serbatoio per le future classi dirigenti, all’attuale contesto in cui - afferma Pirillo - “il movimento cattolico nella nostra città ha una presenza poco incisiva nelle istituzioni.

Personalità di rilievo?
Se ne contano sul palmo di una mano”.

La conversazione tra Castiglione, redattore de “Il Mattino”, e Pirillo attraversa quarant’anni di storia napoletana soffermandosi in particolare su quanto avvenuto dopo lo spartiacque-1993, anno che segna la rottura dell’unità politica dei cattolici:

vicende che si intrecciano con l’episcopato di tre cardinali -
Ursi, Giordano e Sepe -
e con l’impegno di personalità laiche impegnate nella società e a volte anche in politica, in un ondivago atteggiamento dei partiti che hanno considerato di volta in volta il mondo religioso come una “riserva morale” di esperienze (e di voti) cui attingere, ma con grande prontezza nell’isolare certe voci ritenute troppo scomode.

E in questa storia si ritrovano personaggi centrali nel dialogo tra la politica, le istituzioni e la Chiesa, cominciando da monsignor Luigi Pignatiello, “polemista di Dio”, anima del settimanale cattolico Nuova Stagione che con la sua direzione divenne, all’inizio degli anni Ottanta, tra le tribune più autorevoli nel dibattito cittadino.

Completano il volume una serie di documenti - dal testo di condanna alla camorra varato nel 1982 dai vescovi campani ai discorsi di Benedetto XVI nella sua ultima visita a Napoli - che aiutano a comprendere le evoluzioni, i passaggi, le luci e le ombre di una complessa dinamica sociale e politica.

-fonte
ANSA

Il Roma: “Napoli anno zero”, un enigma

Marzo 6, 2009 by admin · Comment
Filed under: Politica, napoli anno zero 

Giovedì 5 marzo 2009 il Roma ha pubblicato un articolo sull’uscita del libro “Napoli anno zero”.

di Rodrigo Rodriguez

Un viaggio politico che s’intreccia con il magistero della Chiesa, in un rapporto rispettoso dei propri ruoli, ma spesso in sovrapposizione e in contrasto l’uno con l’altro. O, se si preferisce, un cammino religioso che si confronta con la realtà politico-amministrativa di Napoli. Una città sofferente, pronta al riscatto, con lampi di genialità, spesso piombata nell’oscurantismo, ma pronta a rialzarsi. Una città forte dell’azione apstorale e sociale di sacerdoti che lavorano in silenzio, della loro guida pastorale, ma anche di politici illuminati e al servizio dei cittadini, non incollati alle poltrone per sete di potere. Da questi spunti nasce “Napoli anno zero”.

Scarica tutto l’articolo in formato pdf

Napoli, un libro sull’ anno zero

Marzo 4, 2009 by admin · Comment
Filed under: napoli anno zero 

Il tempo delle riflessioni. Dopo Napoli siccome immobile, frutto dell’incontro tra Cluadio Scamardella e Aldo Masullo, arriva in libreria Napoli anno zero, ed anche in questo caso si tratta di un’intervista-dialogo tra un giornalista, Corrado Castiglione (anche lui del ‘Mattino’) e un intellettuale di punta del mondo cattolico: Lucio Pirillo (ex presidente delle Acli ed assessore comunale eletto nelle liste della Rete). E proprio il leader del movimento nato con la primavera di Palermo, Leoluca Orlando, firma l’introduzione al volume pubblicato dalla casa editrice Intra Moenia. Poco più di 200 pagine per ripercorrere il percorso di Pirillo e per raccontare la Napoli degli ultimi 20 anni, dal finto Rinascimento al Medioevo della monnezza (capitolo che si apre con la citazione di san Paolo: La notte è inoltrata). Notevoli anche i contributi in appendice, come alcuni articoli di Luigi Maria Pignatiello e gli interventi contro la camorra di vescovi e intellettuali. Antonio E. Piedimonte

Cattolici e politica l’anno zero della metropoli

Marzo 2, 2009 by admin · Comment
Filed under: Senza categoria, napoli anno zero 

IL MATTINO DOMENICA 1 MARZO 2009

UN LIBRO DI CORRADO CASTIGLIONE

Cattolici e politica l’anno zero della metropoli

SANTA DI SALVO

IN PARTE intervista, in parte riflessione specu­1are’ in parte autobiografia che, come ricor­dano i due conversatori citando i gesuiti, è una forma secolarizzata di confessione. Il libro di Corrado Castiglione Napoli anno zero (Intramoenia, pagg. 212, euro 12) ha come sottotitolo «Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura», tanto per chiari­re che la materia è vasta e le questioni sollevate da maneggiare con cura. Castiglio­ne, attento cronista politico e cattolico impegnato nel processo di rinnovamento civile e sociale, ha preferito la forma della conversazione metropolitana (in senso let­terale, visto che il testo si snoda in un viaggio di tredici stazioni fino al terminale di Scampia) con Lucio Pirillo, anche lui giornalista, presidente provinciale delle Acli, ex assessore comunale. Una presenza forte nella città e dunque l’interlocutore ideale di un confronto in cui sollecitare la memoria per ridefinire la questione cattoli­ca a Napoli, visto che proprio le esperienze comuni sono il lievito di un ricordo ricco e molto dettagliato.

Napoli è una città senza sole, ripete Castiglione in premessa. Immemore come una vecchia signora che ricorda la gioventù lontana ma non quello che ha mangiato ieri, la città continua nel suo stanco copio­ne di ex capitale europea, autocitandosi e dimenticando che appena sedici anni fa, nel ‘93, la giunta comunale fu sciolta per

. incapacità amministrativa (prefetto Impro­ta, ministro degli interni Mancino), mentre l’acqua marrone usciva dai rubinetti e la città era in emergenza sanitaria. Non solo «monnezza», dunque. L’emergenza rifiuti è solo il terminale simbolico di. una classe dirigente giunta al collasso. E la città si allontana sempre più dall’Europa.

Che ruolo hanno avuto i cattolici in questo sistema altamente imperfetto? Attra-


 

Dal ‘68 all’emergenza ‘rifiuti Un dialogo con Lucio Pirillo per ridefinire la questione

verso gli anni il racconto torna al magistero del cardinale Ursi e della sua pastorale della tenda e della strada, poi si dirige verso l’evangelizzazione della famiglia voluta dal cardinale Giordano, infine alla ri -organizza­zione della speranza su cui punta il cardina­le Sepe, grande organizzatore e alto prelato della Curia romana. Napoli senza sole non è una metafora disfatti sta. È anzi un forte richiamo a una. possibile palingenesi che faccia esplodere la bolla di immobilismo del sistema politico, segnato dal malaffare e dall’assenza di ricambio della classe diri­gente.

Sfilano, nelle memorie di Lucio Pirillo ’stimolato da Castiglione, i protagonisti de­gli anni di piombo e i politici della vecchia Dc, i giovani del mondo cattolico risveglia­tosi con il vento innovato re del Concilio e la successiva fase di delusione, con il totale ripiegamento nella’ Chiesa del silenzio. E tanta solitudine, rispetto a una realtà eccle­siale lontana dalla vita e dalle responsabili­tà pubbliche. Un quadro desolante, quello di un nuovo sistema di potere «molto più chiuso di quello della Prima Repubblica».

Castiglione e Pirillo fanno sempre nomi e cognomi, l’analisi è impietosa e perciò particolarmente efficace. Nel diluvio di te­sti su Napoli, questo libro colpisce al cuore perchè riesce ad essere tagliente e persino feroce nell’ apparente mitezza di tono. «Pen­so che il ceto politico campano debba confessarsi nel senso agostiniano - dice Pirillo - Cioè riconoscere le responsabilità della sua storia di governo, alle quali risale gran parte del mancato sviluppo culturale e civile della città. C’è un filo che lega destra e sinistra, il notabilato tradizionale e progres­si sta di Gava e Valenzi e il compromesso di sistema costruito da Bassolino e Iervolino». Piacerebbe ache a noi, come conclude l’intervistato, che in questa specie di notte artificiale si intravedesse un’aurora dalla quale ripartire.

 

« Pagina precedente