cardinale Carlo Maria Martini: una vita per la Chiesa

Agosto 31, 2012 by admin · Comment
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Nel 2002 si ritirò a Gerusalemme, tornò nel 2008

E’ morto il cardinale Carlo Maria Martini. Lo comunica l’arcivescovo di Milano, Angelo Scola. Pochi istanti fa, dal cancello del collegio Aloisianum è uscito un anziano sacerdote, che non ha voluto rendere noto il proprio nome, e che però ha detto ai giornalisti che lo hanno avvicinato per chiedergli se sapesse qualcosa del Cardinale, “Martini è morto”. “Era un grande uomo - ha aggiunto l’anziano sacerdote - un grande studioso, ci ha lasciato tanti insegnamenti, era un uomo di Dio”. Poi si è allontanato in auto.

La camera ardente per Carlo Maria Martini, l’ex arcivescovo di Milano morto oggi a Gallarate, sarà allestita in Duomo dalle 12 di domani. I funerali saranno celebrati sempre in cattedrale lunedì alle 16.

Carlo Maria Martini, nato a Torino il 15 febbraio 1927, era stato arcivescovo di Milano dal 1979 al 2002, quando gli è subentrato il cardinale Dionigi Tettamanzi. Martini, biblista ed esegeta, si era poi trasferito a Gerusalemme dove ha proseguito i suoi studi.

Nel 2008 era rientrato in Italia per curare il morbo di Parkinson da cui era affetto, e da allora risiedeva all’Aloisianum di Gallarate, dove oggi è morto. L’istituto che ha ospitato il cardinal Martini negli ultimi anni di vita, dopo il suo ritorno da Gerusalemme per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, è l’Aloisianum, un importante Istituto di studi Filosofici gestito dai Gesuiti dove il sacerdote in anni passati aveva studiato.

L’ultimo piano del complesso è attrezzato per ospitare gesuiti anziani lungodegenti o con necessità di cure. Il nome della struttura deriva da Aloisius (Luigi in latino) ed è dedicata a San Luigi Gonzaga.

L’istituto è nato nel 1839, per ospitare un seminario degli aspiranti gesuiti, grazie ad una generosa donazione della contessa Rosa Piantanida Bassetti Ottolini. Sorge alla periferia di Gallarate, nel rione Ronchi, un tempo proprietà dei Bassetti. Il nucleo centrale dell’Aloisianum è costituito dal complesso universitario, fronteggiato da cedri del Libano e affiancato da biblioteca, sala convegni e refettorio. A occidente del complesso ci sono un un orto e un frutteto. Una fattoria è collegata al complesso, e serve l’intera zona con prodotti ortofrutticoli e di allevamento freschi.

MORTO CARD.MARTINI, BIBLISTA CHE PARLAVA A GENTE - Un propulsore dell’ecumenismo e del dialogo con le altre religioni, a cominciare dall’ebraismo. Un grande biblista e un uomo dalla profonda cultura, autore di molti libri e scritti, capace però di parlare alle folle e di attirare i giovani. Una figura aperta al cambiamento. E’ stato tutto questo il cardinale Carlo Maria Martini, morto oggi all’età di 85 anni. Nato a Torino il 15 febbraio 1927 entra nella Compagnia di Gesù a 17 anni, il 25 Settembre 1944, e qui studia filosofia e teologia. Il 13 luglio 1952 viene ordinato sacerdote a Chieri (To).

Nel 1958 si laurea in teologia fondamentale alla Gregoriana di Roma, con una tesi dal titolo “Il problema storico della Risurrezione negli studi recenti” e prosegue gli studi in Sacra Scrittura, perfezionandoli anche all’estero. Il 2 febbraio 1962 pronuncia la solenne professione religiosa e in questo stesso anno gli viene assegnata la cattedra di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico di Roma. Due anni dopo cura una nuova edizione del “Novum Testamentum graece et latine” di A. Merk e diviene membro del comitato per la pubblicazione del “The Greek New Testament”.

Il 29 settembre 1969 è nominato Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, carica che terrà fino al 1978. Sempre nel 1969 esce la seconda edizione di “The Greek New Testament”, che costituisce la base delle 800 e più versioni del Vangelo diffuse nel mondo: padre Martini è uno dei cinque editori, l’unico cattolico. Il 18 luglio 1978 Paolo VI lo nomina Rettore Magnifico della Pontificia Università Gregoriana. E per la quaresima di quello stesso anno lo invita a predicare il ritiro quaresimale in Vaticano: sarà l’ultimo di Papa Montini. Il nuovo papa, Giovanni Paolo II, lo elegge il 29 dicembre 1979 alla cattedra episcopale di Milano. Il 6 gennaio 1980 viene consacrato vescovo in S. Pietro.

E il 10 febbraio successivo fa il suo ingresso ufficiale nella Diocesi di Milano. Nel novembre 1980 inizia l’esperienza della Scuola della Parola, le meditazioni tenute in Duomo a Milano per accostare la gente alla Scrittura secondo il metodo della lectio divina, insegnando a “leggere un testo biblico usato nella liturgia per gustarlo nella preghiera e applicarlo alla propria vita”. L’iniziativa ebbe un successo crescente, attirando tantissimi giovani. Il 2 febbraio di tre anni dopo il Papa lo fa cardinale, con il titolo di Santa Cecilia.

Nell’ottobre 1986, durante la 16° assemblea a Varsavia, viene nominato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee: inizia il mandato con la Pasqua del 1987 e lo conserva fino al 1993. Tra il 15 e il 23 novembre 1986 si tiene ad Assago (Mi) un grande convegno diocesano sul tema del ‘Farsi prossimo’ dove viene lanciata l’iniziativa delle Scuole di formazione sociale e politico.

A ottobre 1987 inizia la serie di incontri sulle ‘domande della fede’, chiamati anche ‘Cattedra dei non credenti’, indirizzati a persone in ricerca della fede. Il 23 novembre 2000 viene nominato dal Papa Accademico Onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. L’11 aprile 2002 riceve la laurea honoris causa in Scienze dell’Educazione dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’11 luglio 2002 il Pontefice accetta le sue dimissioni. Il progetto del card. Martini è di riprendere gli studi biblici vivendo prevalentemente a Gerusalemme. E così fa. Come cardinale elettore, torna a Roma per il conclave 2005, che elegge papa Ratzinger, ed è lui stesso è indicato da media e osservatori come uno dei papabili.

L’11 giugno 2006 riceve la Laurea honoris causa in filosofia dall’Università ebraica di Gerusalemme gli conferisce. Nel 2008 rientrò in Italia definitivamente, stabilendosi all’Aloisianum di Gallarate, per poter curare il Parkinson.
Pochi mesi fa, a marzo era uscito “Credere e conoscere”, frutto di una conversazione avvenuta a più riprese con il chirurgo e senatore Pd Ignazio Marino: nel libro Carlo Maria Martini affrontava con coraggio una riflessione su alcuni dei temi più spinosi oggi per la Chiesa: inizio della vita umana, fecondazione artificiale e donazione degli embrioni, sessualità e omosessualità, celibato per i sacerdoti, fine vita ed eutanasia. A riprova di una vivacità intellettuale che lo ha accompagnato per tutta la sua vita


In memoria di Ernesto Balducci

Agosto 31, 2012 by admin · Comment
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Il Presidente Livio Labor. Le sue scelte il suo tempo (Geo Brenna: “Labor e la ricerca culturale” - parte 4)

Agosto 29, 2012 by admin · Comment
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(A proposito di quartiere a luci rosse)PENSIERI IN LIBERTA’ A cura di Domenico Pizzuti s.j.

Agosto 27, 2012 by admin · Comment
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Nella domenica XXI del ciclo ordinario, nelle celebrazioni eucaristiche si legge un famoso testo di Paolo alla comunità di Efeso che modella le relazioni umane tra lo sposo e la sposa a quelle di Cristo nei confronti della Chiesa sposa: <>.

Non è in primo piano la celebrazione del sacramento del matrimonio e tutto è finito, ma il valore “sacramentale” delle relazioni tra i coniugi in un percorso di vita. Mentre queste parole sono illuminanti l’amore umano, un altro turbinio di parole in quel di Napoli riguarda la proposta (senza un vero progetto) lanciata del Sindaco di Napoli di un quartiere a luci rosse sul modello di Amsterdam (certo non è esaltante o liberante lo spettacolo di corpi in esposizione in questa città).

Napoli aveva proprio bisogno di questo!

Non discuto l’idea anche se non mi scandalizza purchè non si parli sopra le persone. Se non altro voglio far presente l’oscenità delle condizioni in cui avviene questa transazione ai bordi di strade, in angoli di degrado urbano che degradano l’approccio di una relazione mercificata. Viene da pensare che qualcosa bisogna pur fare per salvare qualche pezzo di dignità, se non si vuole contrastare efficacemente questo fenomeno che avviene “a notte aperta”.

Poiché siamo nella terra dell’ “ammore”, ci sovviene il titolo di un brillante spettacolo di una simpatica attrice napoletana Rosalia Porcaro “Sesso senza amore” o anche “Sesso senza cuore”, una carrellata di divagazioni sul tema.

Senza essere moralisti, conviene rammentare a tutti laici ed ecclesiastici la parola evangelica rivolta ai puritani del tempo: <>. Forse l’idea del peccato ha intristito le relazioni sessuali, che andrebbero vissute con responsabilità ma anche slancio, cioè “ammore”.

IN RICORDO DI GIULIO GIRARDI

Agosto 27, 2012 by admin · Comment
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Giulio Girardi è un “altro grande amico” che qualche
mese fa ha concluso la sua giornata terrena.
Sacerdote salesiano, già ordinario nella Pontificia
Università Salesiana di Roma e perito del Concilio Vaticano
II venne poi estromesso dalle università cattoliche e poi dalla
Congregazione Salesiana tra la fi ne degli anni Sessanta e gli
inizi degli anni Settanta; Giulio GirardiI non si è mai arreso
e malgrado le sofferenze infertegli da questi provvedimenti
e ultimamente da quelle fi siche di questi ultimi anni, ha
continuato ad agire ed a pensare con coerenza e trasparente
chiarezza per i suoi ideali.

Giulio Girardi, infatti fu autore del dialogo con il
marxismo e del rapporto tra cattolici e comunisti in Italia;
successivamente incentrò le sue ricerche sulle emarginazioni
e sulle condizioni degli ultimi e degli oppressi diventando
studioso profondo della teologia della Liberazione e, mettendo
insieme studio e impegni concreti, volle essere un testimone ed
un promotore di queste idee come dimostrano le numerose e
lunghe permanenze nell’America Latina a fi anco di coloro che
combattevano e combattono per le affermazioni delle libert
fondamentali dei loro paesi.

Il Tetto, che ha avuto la possibilità di pubblicare alcuni suoi
contributi e di recensire diverse sue opere, si associa a quanti
ricordano la sua persona, mettendo in luce il valore della sua
testimonianza civile e cristiana, il suo impegno culturale, la
fedeltà al dialogo e al confronto che nessuna censura curiale
ed ecclesiastica ha potuto scalfi re o ridurre, il che costituisce
oggi più che mai un esempio per tutti.

A Giulio Girardi perciò diciamo con commozione e
partecipazione “arrivederci e non addio” sia perché non lo
dimenticheremo, ma anche perché crediamo, come lui, di
essere tutti “resurrecturi” in forza della Incarnazione, Passione,
Morte e Resurrezione di Cristo.
Pasquale Colella


Roberto Ruffilli Colpire il Pensiero - parte 1

Agosto 26, 2012 by admin · Comment
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Il Presidente Livio Labor. Le sue scelte il suo tempo (Geo Brenna: “Labor e la ricerca culturale” - parte 3)

Agosto 25, 2012 by admin · Comment
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Ernesto Balducci su Giorgio la Pira

Agosto 24, 2012 by admin · Comment
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Il Presidente Livio Labor. Le sue scelte il suo tempo (Geo Brenna: “Labor e la ricerca culturale” - parte 2)

Agosto 23, 2012 by admin · Comment
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Il Presidente Livio Labor. Le sue scelte il suo tempo (Geo Brenna: “Labor e la ricerca culturale” - parte 1)

Agosto 22, 2012 by admin · Comment
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