NAPOLI:Primarie, troppe spese: al Santobono solo 15mila euro

Febbraio 18, 2011 by admin
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18 febbraio 2011

di Adolfo Pappalardo
fonte
il Mattino

Sia chiaro sono comunque 15mila euro (per la precisione 15.359 e 40 centesimi).

Ma la cifra che i partiti di centrosinistra hanno deciso di donare all’ospedale Santobono è lontana dai quasi 44mila incassati il 23 gennaio.

Perché tra rimborsi, spese di manifesti e affissioni e un rimborso rapina (sì, c’è anche questa voce) sono stati spesi 27,733mila euro e 60 centesimi.

E pensare che nella stragrande maggioranza dei casi sono state usate sedi di partito o associazioni che non hanno preteso un euro.

Nero su bianco, è quanto emerge dal bilancio consuntivo presentato dal comitato organizzatore, su insistenza dei Verdi.

In totale i1 23 gennaio sono stati incassati 43mila euro.
Mille in meno rispetto al numero dei votanti (44.048).
E quindi è lecito ipotizzare come nessuno sia andato oltre la cifra minima per votare fissata dal regolamento in un euro e che qualcosina sia andata persa per strada.
Torniamo al bilancio.
La voce più consistente è rappresentata dalla campagna informativa:

3mila e 850 euro sono andate via per la stampa dei manifesti e 3mila per le affissioni.

Mentre oltre mille euro sono stati usati per il sito internet e la web radio.
Corposa anche la spesa della macchina organizzativa:
930 euro come contributo sedi e 2500 euro per allestire il quartier generale del Palapartenope.

E sempre in questo capitolo c’è la voce «rimborso rapina»: 480 euro.
Probabile che il comitato abbia deciso di ripianare i danni subiti da alcuni elettori (in un seggio dell’Avvocata furono costretti a consegnare denaro, cellulari ed oggetti di valore ad un rapinatore).

Quasi 3mila euro (2mila e 710 euro, per la precisione) sono stati usati per stampare le schede e i registri mentre 2,2mila euro sono stati necessarie per l’acquisto delle scatole e per le contestate ricevute di voto che hanno alimentato le accuse e i veleni sui voti comprati.

Duemilacento euro sono andati via per collaborazioni e, tra le altre cose, 400 euro per carta e toner, 800 per i telefoni e 1500 euro per spese last minute.

Bilancio pubblicato nelle stesse ore in cui il centrosinistra rimane ancora alle prese con il nodo candidato sindaco.

È ormai chiaro: i vertici nazionali del Pd puntano tutte le carte sul magistrato Raffaele Cantone che rimane fermo sulle sue posizioni.

Anche ieri ha ribadito la sua decisione chiarendo di non aver mai chiesto di conoscere in anticipo i nomi dei candidati nelle liste.
Stamane intanto il commissario del Pd Andrea Orlando incontrerà (convocazione alle ore 8.30) i consiglieri regionali e i parlamentari democrat napoletani per fare il punto della situazione.
Mentre ieri sera ha incontrato i presidenti delle sezioni democrat. «Basta liti, polemiche sulle primarie», dice da quest’inizio settimana, in ore considerate calde e soprattutto cruciali.
Ci vorrebbe una moratoria alle iniziative e l’abbandono a qualsiasi riferimento sulle primarie, è il ragionamento.
Eppure ieri Umberto Ranieri, arrivato secondo dopo Andrea Cozzolino alle consultazioni di gennaio, nell’annunciare un incontro per lunedì pomeriggio presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, sembra rinfocolare le polemiche.
Perché spiega come «Il mio impegno per Napoli non termina qui.
Della difficile battaglia per contribuire a liberare Napoli da clientele e favoritismi, da una politica che ha trasformato i diritti in favori, c’è bisogno come il pane.
Incoraggiato da tanti napoletani animati da una forte passione civile, mi sento personalmente impegnato a condurla».

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