NAPOLI - UNEBA ASSEMBLEA GENERALE -Appello al Sindaco Assicuriamo un futuro migliore ai Minori-DALLA PROTESTA ALLA PROPOSTA

Gennaio 5, 2012 by admin · Comment
Filed under: politica e cattolici 


ISTITUTO Fondazione Famiglia di Maria : il 9 gennaio non riapriamo! Minori a rischio

Dicembre 31, 2011 by admin · Comment
Filed under: Senza categoria 

-Egregio Sindaco,
il C.d.A. della Fondazione Famiglia di Maria, si è riunito in data 23/12/2011 per esaminare la situazione economico finanziaria alla chiusura delle attività dell’anno solare 2011.

Il C.d.A. ha rilevato che non ci sono segnali da parte dell’Amministrazione Comunale per il pagamento di rette, in arretrato di circa 3 anni, e ha valutato che, per garantire la realizzazione delle attività con i minori fino al 30 giugno 2012, sarebbe necessario procedere all’aumento dell’esposizione bancaria almeno per ulteriori 150 mila euro, oltre a quanto già in essere con gli Istituti bancari (Banca Popolare etica e Banco di Napoli).

Il C.d.A. ritiene già insostenibile l’attuale esposizione che è costata, negli ultimi 4 anni, circa 50.000 euro di interessi passivi e ritiene necessario un impegno sostanziale ed immediato, entro il 7 gennaio, da parte della Sua Amministrazione per poter riprendere le attività con i minori dal 9 gennaio p.v..

I minori che assiste la Fondazione Famiglia di Maria, circa 80, sono tutti segnalati dai Servizi Sociali del Comune di Napoli e appartengono per oltre il 50 % alla categoria di disagio che particolarmente è cara alla sua storia e alla sua sensibilità, perché a forte rischio delinquenziale.

La Fondazione Famiglia di Maria ritiene che sia parte della sua missione aver investito gli interessi passivi al fine di aiutare nella crescita i minori della zona Est di Napoli (circa 500 in 6 anni) e considera gratificante il risultato conseguito: ovvero che la totalità dei minori assistiti dalla Fondazione sia riuscita a conseguire la licenza media e nessuno di essi sia ricaduto in “area giudiziaria”, tranne casi che si contano sulle dita di una mano e a distanza di alcuni anni dall’interruzione dei rapporti di “tutela” avuti con la Fondazione.

In questi anni abbiamo costruito un sistema di protezione per minori e famiglie basato sul percorso della consapevolezza e della genitorialità responsabile, inserendo nel processo operativo oltre agli educatori anche figure professionali diverse (psicologi, assistenti sociali e sociologi), ma oggi ci troviamo davanti ad una difficoltà pratica e ad una emotiva.

La difficoltà pratica, che discende dalla mancanza di un suo intervento sulla situazione economica delle organizzazioni e degli operatori del settore, ci mette nelle condizioni di dover affrontare il problema secondo la cruda ottica “monetaria” dell’economia; ma - ancor di più – la difficoltà emotiva ci pone l’obbligo di domandarci “perché dobbiamo farlo a tutti i costi?” I nostri ragazzi e le loro famiglie, gli operatori e la Fondazione che vantaggi ricaverebbero da un fallimento economico dovuto al protrarsi dell’insolvenza?.

La Sua elezione a Sindaco ha risvegliato emotività sopite che, di fatto poi, a sua insaputa, si sono concretizzate in atti che guardavano alla mera logica economica più che al sociale. Per la prima volta in tanti anni, l’avvio del lavoro con i minori è stato autorizzato a partire solo da una settimana dopo l’apertura delle scuole; già in quella occasione noi della Fondazione Famiglia di Maria decidemmo di avviare le attività di accompagnamento per i minori gratuitamente, per non correre il rischio che i ragazzi, cominciando più tardi la scuola rispetto agli altri, cadessero nel meccanismo dell’evasione scolastica.

Segnalammo che proprio l’assenza delle attività in occasione della chiusura delle scuole costituiva il maggior pericolo per i “nostri” minori e auspicavamo che il servizio non fosse legato esclusivamente al calendario scolastico.
Qualche giorno fa abbiamo ricevuto la risposta alle nostre “aspettative”: il servizio veniva chiuso dal 23 dicembre all’8 gennaio.

Come vede, non ci rimane che prender atto che il lavoro che facciamo non ha trovato, e non trova, interesse nella Sua amministrazione e pertanto Le chiediamo, per consentirci l’avvio delle attività, di farci avere entro il 7 gennaio un impegno sostanziale, relativamente alla parte economica, a copertura dei servizi già resi e per i quali la Fondazione è creditrice.

Con stima e fiducia nella Sua Persona, le porgiamo i più distinti saluti.

Napoli - UNEBA ASSEMBLEA GENERALE -Appello al Sindaco Assicuriamo un futuro migliore ai Minori-


UNEBA-NAPOLI:CENTRO SOCIO-EDUCATIVO CORRADO URSI,QUARANT’ANNI DI INTERVENTO SOCIALE A FORCELLA…MALGRADO….TUTTO!

Dicembre 19, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

Napoli - UNEBA XL anniversario del semiconvitto socio educativo Cardinale C. URSI

APPELLO AL SINDACO LUIGI DE MAGISTRIS:I BAMBINI DI NAPOLI SONO TUTTI UGUALI!

Novembre 30, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

Sarà un Natale davvero triste, per i bambini dei centri socio assistenziali di Napoli. L’amministrazione comunale quest’anno ha bloccato anche quei fondi che durante il periodo di dicembre venivano concessi a quegli istituti cattolici in cui centinaia di ragazzini a rischi, provenienti da realtà difficili della città, cercano di sottrarsi alle influenze negative della strada.

http://www.julienews.it/filmato/natale-senza-strenne-per-i-bambini-di-forcella/138_9022.html#videoplayer

LEOLUCA ORLANDO presenta al gran Caffè Gambrinus “Le due Napoli” scritti di Domenico Pizzuti(e parla delle politiche sociali a Napoli)


NAPOLI:Welfare allo stremo, Il Comune risponda.Pirillo (Uneba): debiti per 50 milioni Semiconvitti chiusi, operatori in strada

Novembre 5, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA 

fonte
la Discussione 5 novembre 2011
DI GIANMARIA ROBERTI

Dipendenti dei semiconvitti sul piede di guerra, 2mila minori provenienti
da famiglie difficili che rischiano di essere rispediti a casa.
«Il Comune di Napoli ha raggiunto il ritardo record di 35 mesi nei pagamenti
delle rette» afferma Lucio Pirillo, presidente della sezione napoletana
dell’Uneba, l’Unione delle istituzione e delle iniziative di assistenza
sociale.
Che incalza Palazzo San Giacomo: «Si attende una concreta
proposta dell’Amministrazione de Magistris per un piano di
rientro dal debito per l’intero Terzo settore napoletano, come promesso
dal primo cittadino».

Voi dell’Uneba, come tutto il settore dell’assistenza sociale,
siete in lotta da anni col Comune.
Al momento, sono cinque gli istituti che hanno sospeso le attività di
semiconvitto. Questo significa che 4-500 minori a rischio sono senza
assistenza, e 70-80 lavoratori senza lavoro, senza ammortizzatori sociali.
Abbiamo rappresentato la situazione all’assessore al Welfare, D’Angelo
e a quello al Bilancio, Realfonzo.
Il credito del settore verso il Comune è di 200 milioni di euro. Come
Uneba vantiamo crediti per 50 milioni di euro.

Il Municipio vi ha già prospettato una via d’uscita?
Si era parlato del meccanismo della cessione del credito pro soluto,
ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna convocazione e nessuna
notizia.

A quando risale l’ultima erogazione di denaro?
Il vecchio assessore al Welfare, Riccio, a gennaio 2011 ci diede un acconto
di crediti del 2008. Quindi è quasi un anno che non arriva niente.
Le banche, nel frattempo, stanno chiedendo agli istituti di rientrare
dal debito. A Napoli è in gioco il welfare.

Qual è lo scenario attuale?
Le richieste di invio nei semiconvitti per i ragazzi, fatte da assistenti
sociali del Comune, sono rifiutate fatto di estrema gravità, mai verificatosi
prima,. Ci sono 3-400 domande in sospeso. Il Comune intervenga,
per evitare che passi l’interpretazione che si voglia eliminare
il rapporto coi semiconvitti, quasi sempre gestiti da religiosi.

Si pone la difficoltà tecnica di stralciare la spesa sociale dal
cronologico dei creditori.
In parte è vero. Ma quelli per il welfare sono soldi già appostati in Bilancio
dal Comune. Che fine fanno? Come stanno pagando servizi
come le case famiglia, devono fare uno sforzo per i semiconvitti. Possono
fare una delibera per dichiararli servizio essenziale e metterli
fuori dal cronologico. Quando c’è la volontà politica, una cosa si fa.

IN ATTESA DEL PIANO DI RIENTRO DAL DEBITO DI TUTTO IL TERZO SETTORE NAPOLETANO ATTRAVERSO LA CESSIONE DEL CREDITO (PRO SOLUTO) COME PROMESSO DAL SINDACO DE MAGISTRIS,DALL’ASSESSORE D’ANGELO E DALL’ASSESSORE REALFONSO

Ottobre 19, 2011 by admin · Comment
Filed under: politiche sociali 


Uneba Napoli in piazza con il Terzo settore per chiedere al Sindaco De Magistris di presentare entro fine ottobre un piano di rientro dal debito che il Comune ha con le organizzazioni del terzo settore, facendosi carico degli oneri finanziari dovuti alle banche

Ottobre 6, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politica e cattolici, politiche sociali 


Politiche sociali: tornano in piazza gli operatori

Settembre 20, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politiche sociali 

Domani prima conferenza congiunta del comitato Il welfare non è un lusso con le organizzazioni per i minori Uneba, Sam e La Rete

Dopo quattro anni di mobilitazione, denunciano il mancato rispetto degli impegni da parte di Regione, Asl e Comune di Napoli e l’aggravarsi della situazione dei servizi socio-assistenziali per i tagli del Governo. Previste nuove iniziative di lotta

Napoli, Sala del Consiglio Provinciale
Santa Maria La Nova, 43
ore 11.00

Napoli – Il comitato Il welfare non è un lusso, l’Uneba, la Federazione Sam e il Coordinamento La Rete organizzano per domani, mercoledì 21 settembre 2011 alle ore 11.00 presso la sede del consiglio provinciale di Santa Maria La Nova a Napoli una conferenza stampa per illustrare la situazione di crisi dei servizi socio-assistenziali nella regione, aggravata dai tagli del Governo e dai ritardi dei pagamenti da parte della Regione Campania, delle Asl e del Comune di Napoli.
Si tratta della prima iniziativa congiunta organizzata dal comitato Il welfare non è un lusso con le organizzazioni per i minori che più di tutte stanno soffrendo per la crisi del welfare in Campania che ha già portato alla chiusura di numerose strutture e di servizi per i bambini e i ragazzi.
Nel corso della conferenza i promotori renderanno conto nel dettaglio degli impegni non mantenuti da parte delle amministrazioni locali dopo quattro anni di mobilitazione, dell’aggravarsi della situazione a causa della recente manovra finanziaria e dei tagli alla spesa sociale da parte del Governo e anticiperanno i contenuti di una giornata di mobilitazione cittadina prevista per il 5 ottobre prossimo.

Interverranno alla conferenza Giovanni Laino, Antonio D’Andrea e Pasquale Calemme per il comitato Il welfare non è un lusso, Lucio Pirillo presidente dell’Uneba.

I promotori
Il comitato Il welfare non è un lusso riunisce circa 200 associazioni e cooperative sociali in tutta la Campania, impegnate in tutti i settori dei servizi socio-assistenziali. L’Uneba è l’Unione nazionale delle istituzioni e iniziative di assistenza sociale e si occupa principalmente di assistenza ai bambini, come pure la Federazione Sam che riunisce le Strutture di accoglienza per minori e il Coordinamento La Rete.


UNEBA NAPOLI CHIEDE AL SINDACO LUIGI DE MAGISTRIS DI AVVIARE UN PIANO DI RIENTRO

Settembre 19, 2011 by admin · Comment
Filed under: UNEBA, politica e cattolici 

“Non chiediamo alla giunta De Magistris di pagare tutto l’arretrato subito. Però vorremmo che fosse presentato al più presto un piano di rientro dal debito, con impegni precisi per il presente e per il futuro”.
Il presidente Lucio Pirillo riassume così il punto di vista di Uneba Napoli.
Con la ripresa delle scuole hanno ripreso la loro attività anche i centri socio assistenziali associati ad Uneba e che operano al servizio dei minori. Mentre le strutture per anziani, naturalmente, proseguono il loro impegno
L’assemblea di Uneba Napoli di martedì 13 settembre ha evidenziato per tutti loro una situazione sempre più drammatica.
Il Comune di Napoli continua a non pagare le rette di mantenimento per minori ed anziani, e i centri sono costretti ad aumentare il debito con le banche.
”Cominciamo l’attività, ma non sappiamo nemmeno se arriveremo a Natale – spiega Pirillo-. Se non chiudiamo direttamente noi centri, potrebbero essere le banche a farci chiudere”.
Del resto è da inizio 2009 che dal Comune non arriva praticamente nulla di quanto dovuto.
Vuota si è dimostrata anche la promessa del nuovo assessore al sociale Sergio D’Angelo, che a giugno ad s’era detto fiducioso di riuscire ad anticipare un primo stanziamento di 20, 25 miliardi di euro a favore di tutte le organizzazioni entro luglio 2011.
In un incontro con i vertici di Uneba Napoli ad agosto, D’Angelo ed il suo sindaco Luigi De Magistris si sono detti intenzionati a non tagliare le politiche sociali napoletane, ma hanno anche chiesto alle strutture ulteriore tempo per attuare il piano di rientro.
Uneba Napoli e le altre organizzazioni del terzo settore, come Lega Cooperative, Federazione delle comunità famigliari (Sam), e comitato “Welfare non è un lusso” intendono chiedere un nuovo incontro al sindaco De Magistris per insistere sul piano di rientro.
Progettano anche una manifestazione pubblica per chiedere garanzie sul futuro alla politica. Non solo al Comune: anche dalla Regione, e dalla nuova giunta di Stefano Caldoro, si attendono più chiari orientamenti su politiche sociali e politiche socioassistenziali.
Uneba Napoli e le altre realtà intendono appellarsi anche al prefetto Andrea De Martino, cui già in precedenza Uneba aveva presentato la situazione.
Il problema non si limita solo alla sopravvivenza delle strutture assistenziali né solo al loro sacrosanto diritto a vedersi riconoscere quanto dovuto – ed è circa 200 milioni di euro il debito del Comune di Napoli con il terzo settore.
L’emergenza coinvolge invece il futuro dei minori, e si ripercuote nel presente su tutta la città. Basti pensare che gli osservatori di Uneba Napoli segnalano un grande aumento a Napoli sia della povertà che della microcriminalità.
fonte-
“http://www.uneba.org/uneba-napoli-chiede-al-sindaco-luigi-de-magistris-di-avviare-un-piano-di-rientro

« Pagina precedentePagina successiva »