I minori dell’Uneba inaugurano la stagione estiva del Magic World

Giugno 28, 2013 by admin · Comment
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UNEBA Napoli - ASSEMBLEA GENERALE STRAORDINARIA

Giugno 28, 2013 by admin · Comment
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UNEBA Napoli - Indice la Giornata della Solidarietà 2012 nonostante…

Giugno 28, 2013 by admin · Comment
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UNEBA Napoli - Giornata della Solidarietà 2012

Giugno 28, 2013 by admin · Comment
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UNEBA Napoli - Intervista all’Ass D’Angelo alla Giornata della Solidarietà

Giugno 28, 2013 by admin · Comment
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I minori dell’Uneba inaugurano la stagione estiva del Magic World

Giugno 15, 2013 by admin · Comment
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I minori dell’Uneba Napoli inaugurano la stagione estiva del parco acquatico più grande della Campania, il Magic World. Si terrà, infatti, giovedì 6 giugno la Giornata della solidarietà, un’iniziativa rivolta a 2000 bambini provenienti da tutta la regione e collegati con gli istituti aderenti all’Uneba. Minori a rischio con forte disagio sociale accolti dagli Istituti in forma semiconvittuale.

“Ringraziamo il Parco acquatico Magic World per aver rinnovato questo importante appuntamento con l’allegria e il divertimento –ha affermato Don Enzo Bugea, padre superiore Opera Don Guanella e vice presidente nazionale Uneba-. Per le famiglie di molti minori è difficile poter organizzare una vacanza, ecco perché queste occasioni le viviamo con particolare entusiasmo”.

Un’estate all’insegna del divertimento sano, sicuro e low cost quella messa in porto dalla struttura di Licola, con riduzione del 30% sui biglietti e possibilità di visitare il Parco anche il giorno dopo. “Siamo sempre lieti di ospitare queste iniziative di solidarietà. Metteremo a disposizione tutte le nostre risorse per rendere unica questa giornata -ha dichiarato il direttore marketing del Magic World, Raffaella Perruno–. Abbiamo deciso di ridurre il costo dei biglietti senza rinunciare alla sicurezza e al divertimento, siamo certi che il nostro pubblico apprezzerà“.

Anche il Presidente dell’Uneba Napoli, il dott. Lucio Pirillo ha voluto sottolineare l’importanza di tali iniziative alla luce della gravissima emergenza sociale che Napoli sta vivendo.

“Nella città di Napoli, l’emergenza sociale fa registrare un aumento di richiesta di assistenza sociale. Il servizio realizzato dalle Strutture Associate Uneba, in forma di semiconvitto, è di prevenzione alla dispersione scolastica, così diffuso nelle nostre realtà da essere riconosciuto come “servizio indispensabile” dal Comune di Napoli. Dare la possibilità di trascorrere momenti di spensieratezza è per noi un dovere morale verso questi bambini”.

Seguiranno l’evento le telecamere di Mondocattolico, quelle del Tg3 e naturalmente Radio Marte, partner del Magic World, che offrirà l’animazione per grandi e piccini. In giornata, è prevista anche la partecipazione del neo assessore alle politiche sociali, Roberta Gaeta. Il presidente regionale Lucio Pirillo e il vicepresidente nazionale don Enzo Nobile parleranno con il dirigente evidenziando la necessità di un intervento del Comune in due ambiti: consentire le attività estive, comprese le colonie per i minori organizzate dai centri per minori associati Uneba, definire una nuova convenzione tra Comune e strutture, senza dimenticare di procedere con le modalità relative alle proroghe ed alle nuove ammissioni.


UNEBA Napoli - Opera Don Guanella Fondazione Elisa Fernandes 2° corso di educazione ambientale

Giugno 1, 2013 by admin · Comment
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UNEBA Napoli - Opera Don Guanella Fondazione Elisa Fernandes 2° corso di educazione ambientale

WELFARE: PIRILLO,SERVE CONFRONTO CON FONDAZIONE BANCO NAPOLI (agensir)

Maggio 29, 2013 by admin · Comment
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Una lettera per sollecitare un tavolo di confronto tra l’Uneba della Campania e la Fondazione Banco Napoli per garantire in futuro, così come è stato finora, il servizio di assistenza sociale a oltre mille minori a rischio di devianza sociale a Napoli. È quella che ha inviato oggi Lucio Pirillo, presidente regionale dell‘Uneba Campania.

“Il servizio opera nel campo della prevenzione scolastica e consente a questi minori, appartenenti a famiglie cosiddette multiproblematiche, di svolgere il regolare percorso scolastico”, chiarisce Pirillo. È strano, secondo l’Uneba, che gli organismi della Fondazione, commissariati da anni, non vogliano accettare un confronto di merito e di metodo, come richiesto dall’Uneba della Campania.

“La soppressione di questo servizio ritenuto ‘servizio indispensabile’ dal Comune di Napoli rischia di determinare una grave tensione sociale in una città, già martoriata dalla disoccupazione e dalla diffusione inarrestabile della illegalità e della criminalità organizzata”, prosegue Pirillo che sollecita “l‘intervento di tutte le forze politiche responsabili, affinché si eviti di disperdere in mille rivoli le risorse della Fondazione, ma che si persegua la volontà di concentrare le disponibilità finanziarie nel mantenimento e consolidamento dell’assistenza all‘infanzia quale priorità statutaria della medesima Fondazione”.
agensir.it/sir

Uneba Napoli tratta con il Comune e cerca l’appoggio del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro

Aprile 18, 2013 by admin · Comment
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Martedì 23 aprile alle 16.30 presso il centro Don Guanella in via Don Guanella 20 a Napoli si tiene l’assemblea provinciale di Uneba Napoli. All’ordine del giorno i temi da tempo aperti, cioè le trattative per il rinnovo della convenzione con Fondazione Banco Napoli e la vertenza con il Comune di Napoli.
Su ambo i temi Uneba Napoli continua la sua opera di difesa degli interessi degli enti e, soprattutto, dei minori assistiti dagli enti.
Uneba Napoli ha incontrato il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano per discutere il piano di rientro del Comune di Napoli dai debiti ed ha anche insistito nuovamente con gli uffici comunali per sollecitare la conclusione dei pagamenti del cosiddetto 39% del 2012 ed avviare il 2013.
Ma Uneba Napoli si è rivolta anche alla Regione: la delegazione della nostra associazione ha parlato con il presidente Stefano Caldoro che ha promesso impegno affinché venga garantito il prosieguo delle attività di assistenza semiconvittuale ai minori assistiti dalla Fondazione Banco Napoli

http://www.uneba.org/uneba-napoli-tratta-con-il-comune-e-cerca-lappoggio-del-presidente-della-regione-campania-stefano-caldoro/

Napoli –I Salesiani sfiduciano De Magistris e il candidato arancione D’Angelo,ex assessore al sociale

Febbraio 3, 2013 by admin · Comment
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(amarissimo grido di dolore lanciato da don Mario Delpiano, direttore del Don Bosco di Napoli)

Il terzo settore muore, abbandonato come un senza tetto

Il terzo settore a Napoli sta morendo. E sta morendo nell’indifferenza delle istituzioni, come è morto nell’indifferenza dei passanti il senzatetto trovato a fine gennario in Galleria Umberto, pieno centro città, solo, abbandonato, senza vita.

E’ l’amarissimo paragone, è l’amarissimo grido di dolore lanciato da don Mario Delpiano, direttore del Don Bosco di Napoli, ente associato Uneba, gestito dai Salesiani, che si dedica alla formazione professionale e all’inserimento nel mondo del lavoro.

Un grido ancora più amaro perché lanciato proprio il 31 gennaio, giorno in cui si ricorda San Giovanni Bosco e la sua vita spesa a dare un futuro e una speranza ai giovani.

“Sono costretto – scrive il direttore del Don Bosco – alla presa di coscienza di una situazione disastrosa, non solo sul piano economico, ma soprattutto sul piano delle scelte politiche.
Mi trovo di fronte un’amministrazione sorda e cieca al grido di dolore dei suoi figli più deboli. (…)
E ciò senza che la stessa società civile, e più ancora le Istituzioni, le rappresentanze dei cittadini, i partiti, se ne rendano conto. (…) Oggi, festa annuale del suo Santo fondatore, il “Don Bosco” sta morendo.
Ma i continuatori della mission, coloro che hanno accettato la scommessa sui giovani come luogo di rinascita della società, sono vivi, eccome!
Auguro a me e a tutta la città di riposizionare l’attenzione al bene comune nella difesa dei diritti di chi non ha voce, per costruire una società più giusta e una città a misura d’uomo”.

il testo integrale della lettera di Delpiano.

S.O.S: Il “DON BOSCO” della Doganella muore come il senzatetto della galleria

Speravo davvero che tra una riunione e l’altra, tra un tavolo tecnico e l’altro, tra una manifestazione e l’altra, il Sindaco della grande, bella e tragica, città di Napoli
si degnasse
di incontrare e ascoltare le voci disperate dei rappresentanti di enti, associazioni, cooperative, istituti religiosi che, proprio come il senzatetto morto qualche giorno fa tra l’indifferenza dei passanti sotto la galleria, stanno chiudendo, uno dopo l’altro, il loro servizio verso gli ultimi e i più bisognosi della città, tra la completa indifferenza delle istituzioni, malgrado le grandi affermazioni di principio e le rivoluzioni civili.

Anche il sottoscritto, da calabrese d’adozione, aveva gioito quando il dott. De Magistris, dopo che aveva aperto gli armadi e fatto affiorare gli scheletri del sistema politico-massonico-‘ndranghetista, aveva scelto con coraggio di spendersi nell’impegno civile e politico in una città sommersa dall’immondizia e gestita per decenni dai poteri clientelari di turno.
Aveva “regalato” a me e a tanti come me, la possibilità di cambiamento.

Oggi, che vivo a Napoli con la responsabilità di condurre ed animare un Ente non profit che svolge da decenni un servizio educativo di prevenzione primaria e secondaria verso le nuove generazioni, ottenendo riconoscimenti e consenso da ogni fronte di impegno della città: il glorioso “don Bosco di Napoli“.

Convinto che l’attenzione al welfare sociale fosse un capitolo prioritario delle politiche comunali, sono costretto alla presa di coscienza di una situazione disastrosa, non solo sul piano economico, ma soprattutto sul piano delle scelte politiche.

Mi trovo di fronte un’amministrazione sorda e cieca al grido di dolore dei suoi figli più deboli.

Di fronte alla città dei grandi eventi,
della pista ciclabile,
del mito dell’apparire più che dell’essere,
il welfare, punto di forza della “rivoluzione arancione”
è ormai scaricato
alla buona volontà e al senso civico della tante istituzioni del terzo settore, che, con professionalità e senso del dovere, continuano ad assicurare accoglienza, educazione, prevenzione e promozione dei ragazzi e ragazze assegnati dai Servizi Sociali, dalle famiglie in difficoltà.

E tutto ciò avviene tra le impossibili condizioni in cui l’Amministrazione Pubblica ci ha lasciati:
stipendi a singhiozzo per i dipendenti e collaboratori, operatori dell’Educativa in attesa di essere retribuiti a progetto finito, fatture di utenze e di fornitori ‘cassettate’, in attesa di liquidità, nonostante l’ente da me guidato vanti un credito nei confronti del Comune di Napoli che supera il milione di euro.

E poi vivere lo spasmodico inseguimento dei Durc, l’ossessione di non cadere nel circolo vizioso: “Non sono in regola perché il Comune non mi paga da anni, e pertanto, non essendo in regola, il Comune non può pagare”. E se poi ti rimetti in regola col Durc, stai tranquillo che il Comune non paga lo stesso!

E’ arrivato davvero il capolinea per tutti!
Anche per il Sindaco?
Per noi quasi certamente.

Lo Stato muore per governo e mal governo, e con sé trascina i cittadini che dovrebbe servire! Il modo di gestire il “welfare” produce “malessere” tra i cittadini. Facendo memoria al famoso piano Beveridge: “Dalla culla alla bara!” ,
qui, signor sindaco,
“Siamo direttamente nella bara”!

E ciò senza che la stessa società civile, e più ancora le Istituzioni, le rappresentanze dei cittadini, i partiti, assordati dai proclami autoreferenziali, e immunizzati dalla tossicità di una campagna elettorale assurda, se ne rendano conto.

Questa città non ha più bisogno di parole e proclami,
ma di atti concreti,
di una politica che, per dirla con don Milani, sia un modo per uscire insieme dai problemi.

Oggi, festa annuale del suo Santo fondatore, il “Don Bosco” sta morendo.

Ma i continuatori della mission, coloro che hanno accettato la scommessa sui giovani come luogo di rinascita della società, sono vivi, eccome!

Auguro a me e a tutta la città di riposizionare l’attenzione al bene comune nella difesa dei diritti di chi non ha voce, per costruire una società più giusta e una città a misura d’uomo.

Mi auguro che la politica ritrovi la sua verità nel porsi esclusivamente come “servizio” per il bene della collettività, e per questo a partire da una attenzione privilegiata verso gli ultimi.

E questo non con le parole, solo con i fatti.

Come don Bosco vogliamo continuare a credere e a sognare per questi ragazzi la costruzione di una “nuova cittadinanza”, che sappia riconoscere nell’educazione la via più efficace del cambiamento; sì, essa è la via, unica e stretta, di una “vera rivoluzione”.

Don Mario Delpiano (Direttore del Don Bosco di Napoli)

LE PROMESSE MANCATE!

FONTE
http://www.uneba.org/napoli-il-terzo-settore-muore-abbandonato-come-un-senza-tetto/

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