Fini: «Il Pdl sarà un partito unitario ma senza un pensiero unico»
SECONDO GIORNO DEL CONGRESSO. Gasparri: Mettiamo la benzina del Presidenzialismo»
Berlusconi: «Grazie a voi arriviamo a un traguardo storico»
ROMA - Il presidente della Camera e leader di An, Gianfranco Fini, ha preso la parola al congresso del partito, l’ultimo, prima di confluire nel Pdl. L’ha rioconosciuto subito: «Un po’ di emozione c’è». Il suo ingresso alla Fiera di Roma, mentre stava parlando Gasparri, era stato salutato dall platea che lo aveva applaudito a lungo. «Segretario del Msi e poi presidente di An e ora presidente della Camera». Gianfranco Fini, prendendo la parola al congresso di An, spiega subito che il suo ruolo lo deve «all’impegno, alla dedizione, al sacrificio» di «chi per tanti anni ha dato tutto e non chiedere nulla». «Avverto - dice - il dovere di dire grazie per chi in ogni parte di Italia ha sempre tenuto la schiena dritta e ha avuto un grande amore per la propria terra». «Si chiude una fase della destra - spiega Fini -, non c’è stato nessun regalo, non c’è stato nessuno sdoganamento, non si sdoganano le idee. Le idee si affermano», ha aggiunto Fini.
I PUNTI FERMI - Il presidente della Camera nel suo intervento ha toccato tutti i temi cche devono appartenere al nuovo partito. La linea politica: «Il Pdl non sarà un partito di destra, ma la destra sarà un valore di quel partito». «Si a una partito unitario ma no al pensiero unico». Istituzionale: «Il presidenzialismo non può essere un Parlamento messo in un angolo, al quale si chiede di non disturbare il manovratore». Ma anche «è finito il tempo del Bicameralismo perfetto». E ancora le sfide al futuro: «La nostra sarà una società multietnica e con l’immigrazione non serve mostrare i muscoli». C’è anche un accenno netto alla laicità dello Stato, quasi in risposta all’intervento di Berlusconi del giorno prima sul sotegno al Papa e alla Chiesa: «La laicità È un valore del Ppe, che ha smesso da tempo di essere un partito democristiano. Questo non significa negare il magistero della Chiesa o ignorare la dimensione della religione, ma collocare la religione nella sfera personale e privata e non in quella pubblica». Le ultime parole dell’intervento: «Oggi finisce An, nasce il Pdl, continua il nostro amore per l’Italia». Poi la commozione e il saluto di tutti i dirigenti di An sul palco. An si scioglie, il suo statuto non ha più valore. Nasce invece una fondazione al quale viene trasferito il simbolo del partito. La decisione è stata presa dal congresso nazionale del partito che ha approvato all’unanimità la mozione letta dal reggente Ignazio la Russa.
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fonte: corriere della sera
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Quarantamila in corteo a Gomorra Don Ciotti: “La Chiesa parli chiaro”
Migliaia in corteo a Casal di Principe per ricordare il prete coraggio, don Peppino Diana, ucciso dalla camorra il 19 marzo 1994 nella sua parrocchia. Dalla Lombardia alla Sicilia in tanti hanno raggiunto il comune casertano. Ad accoglierli il padre del sacerdote coraggioso, Gennaro Diana, che ripete: “La camorra si può battere. Uccidendo mio figlio è cominciata la loro fine”. Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera e Gruppo Abele: “La Chiesa respinga le ambiguità. Deve parlar chiaro, non deve fare sconti”
Presentazione di “Napoli anno zero”: alcune foto
Filed under: napoli anno zero, prersentazione del libro "napoli anno zero"
Grazie a quanti sono intervenuti alla presentazione!
A MIO PADRE
Cari lettori voglio dedicare questa pagina a tutti i papà, ma soprattutto a quei figli che non hanno più il papà. Anche ad un’età matura siamo sempre figli!!!!!!
19 Marzo Festa del papà
Caro Papà …
Tu che con amore continui a non perdermi d’occhio,
continui a vegliare sulla mia vita come un angelo
grazie …
Per tutte le volte che mi hai dato la tua mano da stringere quando avevo paura
Per le volte che col tuo amore mi facevi sentire una principessa
grazie …
per avermi incoraggiato all’ottimismo e alla fiducia
grazie …
di avermi insegnato ad alzarmi ogni volta che cadevo
grazie…
di avermi asciugato ogni mia lacrima di tristezza
grazie …
per avermi donato la forza che ogni giorno m’incoraggia ad andare avanti
grazie…
grazie ai tuoi insegnamenti
è per questo che ti voglio tanto bene.
Oggi in questo giorno speciale voglio regalarti
tutti i miei grazie ricchi di gratitudine.
Adesso che anche mamma è con te, dalle un bacio anche da parte mia.
Grazie ad entrambi per avermi insegnato ad amare come lo avete fatto voi.
Auguri mamma, per il tuo onomastico.
Raccomandati? No, “comandati”!

di Mario Caruso
A Napoli i raccomandati si chiamano “comandati”. Ma anche “dipendenti in prestito”. Una evoluzione culturale che segna il cambiamento del mondo del lavoro. Solita storia: Napoli capitale di…
Occorre stabilizzare i “comandati” prima della “ritirata”. “Cosa fatta”, sono parole gridate spesso dall’ex governatore della Campania, oggi “Presidente della Repubblica di Bassolinia”, per non consentire al governo centrale o a chichessia di mettere le mani su Napoli. Perché, questa città di bellezze non deve essere sporcata, vilipesa, offesa! Amore di un “terreno” per la propria terra! Capito? Santoro si dichiara napoletano, così Bassolino e Arbore: non è che fanno un torto ai loro comuni di origine, rispettivamente Salerno (o vicinanze), Afragola e Foggia? Un vecchio gioco ripetuto nei secoli… “tu di dove sei” e il militare rispondeva “vengo da Napoli”. E da quel giorno la recluta si chiamava “Napoli”, non vi erano “Roma” o “Milano” o “Padova” o “Catania”.
“Napoli”, come espressione di orgoglio! Prima della partenza (auspicatissima…) di Bassolino per l’Europa, bisogna sistemare i “comandati” e i “dipendenti in prestito”. Chi sono? Persone di tutte le età utilizzate da tutti i gruppi dello schieramento politico, i quali possono contare su un articolo di una legge regionale approvata nel 2008 riguardante il 2007, grazie alla quale si consente, oggi, l’infornata. Inutile riprendere le cifre rese note dagli “organi competenti”… forse 134 quelli che provengono da pubbliche amministrazioni e 68 da uffici di società miste. “1-34-68”, i napoletani sanno a che cosa servono questi tre numeri…!
Negli elenchi pubblicati (vedi Il Mattino di venerdì 14 marzo) nominativi, assegnazioni e provenienze. Nome e cognome… assegnazione di partiti o singoli personaggi, provenienza che riflette mobilità in entrata quindi fuori regione campana. In Italia, in Europa, negli Stati Uniti aumenta la disoccupazione. A Napoli assunzioni definitive, “Cosa fatta”, e i “comandati” hanno un posto per la vita. E la cosa non può che sollecitare i dovuti consensi. Certo il pensiero va a quei giovani “che buttano sangue”, nelle università o agli angoli delle strade, in attesa di una sistemazione lavorativa.
Diciamola tutta: non meraviglia che negli elenchi vi siano figure del Pd, perché questo raggruppamento politico (ex comunisti ed ex democristiani ora solo centristi) è padrone del territorio da oltre quindici anni. Ma dispiace notare che la “sanatoria” riguardi, anche se in misura ridottissima, esponenti dell’attuale maggioranza governativa.
Le elezioni sono alle porte. Lo spettacolo continua.
Napoli, il Comune dimezza i manager- 23 poltrone in meno in sei partecipate
Riccardo Realfonzo - l’assessore alle Risorse strategiche - sta per chiudere il Bilancio e non vuole passare alla storia come l’assessore che ha aumentato la tassa dei rifiuti di oltre il 35% e nulla più.
Così sta per introdurre la riforma con la «benedizione», della Iervolino. Via dunque ai tagli delle poltrone e via alla rivoluzione della sobrietà e della garanzia di un migliore servizio ai cittadini. Le prime aziende in scadenza e che verranno rinnovate col sistema dell’amministratore unico sono Anm, Centro agroalimentare, Metronapoli, Napolipark, Sirena città storica e le Terme di Agnano.
In tutto 6 sulle 17 di Palazzo San Giacomo, per 23 manager e un risparmio in termini di stipendi di 729mila 419 euro.
Napoli, appello delle case-famiglia «Soldi entro 15 giorni o ragazzini in strada»
NAPOLI (15 marzo) - I soldi promessi dalla Regione Campania alle case famiglia e ai centri di assistenza per i minori devono arrivare materialmente entro 15 giorni altrimenti il sistema rischia il tracollo. A lanciare l’allarme è Lucio Pirillo, presidente campano dell’Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale) sottolineando che «le banche - dice all’Ansa - non hanno accettato più i fidi e le strutture assistenziali stanno già chiudendo». Visti i problemi del bilancio di Palazzo San Giacomo (che dovrà essere approvato a breve) i finanziamenti dall’Assessorato comunale si sono interrotti e uno stanziamento è ora atteso dalla Regione. A rischio l’assistenza ai minori tolti dal giudice alle famiglie e l’assistenza post-scuola a oltre 3.000 minori a rischio di diversi quartieri di Napoli. «I soldi arrivano alle strutture dal settembre 2008 - spiega Pirillo - lancio quindi un appello al sindaco Iervolino e al governatore Bassolino perchè venga accelerato l’iter dei finanziamenti promessi, tra due settimane rischiamo tracollo». Lo stanziamento si aggira sui 20 milioni di euro che tamponerebbero l’emergenza che mette a rischio anche circa 3.000 operatori che lavorano nelle strutture.
http://mmedia.kataweb.it/foto/2927726/4/il-comune-non-paga-le-suore-
Fonte: Il Mattino.it
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Oggi 16 Marzo c/o caffè letterario ci sarà la presentazione del libro “Napoli anno zero”
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Lunedì 16 marzo ore 18,30
c/o il caffè letterario INTRA MOENIA p.zza Bellini 70
presentazione del libro “Napoli anno zero. Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura” edizioni Intra Moenia
intervengono Lucio Pirillo, Corrado Castiglione, Leoluca Orlando e Carlo Verna.
Il pamphlet “Napoli Anno Zero Cattolici e politica dal ‘68 ai giorni della spazzatura” (Edizioni Intra Moenia), da appena una settimana nelle librerie, nasce a bordo di un vagone della Linea 1 della Metrò dell’Arte, divenuto un po’ simbolo delle speranze di Napoli. Una conversazione metropolitana con Lucio Pirillo, a cura del giornalista del Mattino Corrado Castiglione. La prefazione è di Leoluca Orlando, parlamentare, che nel ‘93, come Bassolino, fu protagonista di una stagione di rinnovamento etico della politica passata alla storia come la stagione dei sindaci. Il viaggio-intervista tra i mali e le difficoltà di Napoli, fra spinte neo-rinascimentali e improvvise ricadute neo-medievali, insegue il sogno di uno sviluppo e di un riscatto civile, ma ricostruisce anche le tracce di una presenza dei cattolici impegnati in politica.
per maggiori info: Roberta Borga, ufficio stampa edizioni Intra Moenia 081 5571190
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Napoli anno zero
Conversazione metropolitana con Lucio Pirillo
Cattolici e politica dal ’68 ai giorni della spazzatura
Questa lunga intervista curata dall’amico Corrado Castiglione mi ha permesso di attraversare gli ultimi sedici anni di storia politica a Napoli e in Campania. Dalla rottura dell’unità politica dei cattolici nel ’93 alla ricostruzione della memoria storica (che affonda le radici negli anni Sessanta e più indietro nel secondo lustro degli anni Cinquanta): chi c’era, dove stava e con chi? Per una ridefinizione della questione cattolica a Napoli ieri, oggi e domani.Di fronte le emergenze nuove e quelle croniche del territorio, a partire dalla prima giunta di Antonio Bassolino, sindaco tra rinascimento e medioevo, tra le politiche del welfare e lo sviluppo sostenibile, tra questione morale, società civile e classe dirigente. Fino alla fine della spinta propulsiva di quella stagione e al sorgere di nuove e più complesse problematiche.
a cura di Claudio Castiglione – prefazione di Leoluca Orlando
ISBN 978-88-95178-60-8 – 14,5X21 – pp. 216 – € 12,00
Target: Mondo politico e istituzionale.
edizioni Intra Moenia
Via Costantinopoli, 94 – 80138 Napoli – Tel. 081.290988 – Fax 081.4420177
e-mail: info@intramoenia.it – Sito internet: www.intramoenia.it
http://www.intramoenia.it/frammenti.php
Incidente lavoro, cade mentre pulisce i vetri e muore
Un uomo è morto a Napoli in un incidente sul lavoro. A quanto si apprende l’uomo è caduto da una scala mentre provvedeva alla pulizia delle vetrine di un negozio di alimentari. Il fatto è accaduto in via Guglielmo San Felice. Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118.
L’uomo, che aveva 49 anni, è caduto da un’altezza di circa tre metri. Sul posto è ancora visibile la scala, che potrebbe essersi spostata, facendogli perdere l’equilibrio. Accanto al corpo dell’uomo c’è il vaporizzatore che stava utilizzando per le pulizie.