54 morti in mare, in viaggio verso l’Europa: l’ennesima tragedia che ripropone interrogativi le cui risposte non possono più attendere

Luglio 12, 2012 by admin · Comment
Filed under: politiche sociali 

Una tragedia che lascia scioccati. Per l’ennesima volta ci troviamo a
contare il numero di morti nel Mediterraneo, nel tentativo disperato
di giungere in Europa.
Le 54 vittime al largo della Tunisia suscitano un profondo dolore,
acuito dalle tragiche circostanze in cui si è verificato il naufragio.
E fanno emergere ancora una volta interrogativi a cui non è più
pensabile non dare risposta.
Così P. Giovanni La Manna (presidente Centro Astalli) commenta la
notizia delle morti in mare avvenute nei giorni scorsi.

Come è possibile che nessuno si sia accorto di quanto stava accadendo
su quell’imbarcazione carica di disperati in cerca di salvezza, in un
tratto di mare su cui ogni giorno molte navi fanno rotta?
Ancora una volta il Centro Astalli ricorda l’importanza e il vincolo
dei principi della navigazione: non si lascino imbarcazioni in
difficoltà senza il soccorso dovuto dagli obblighi del mare oltre che
dal più elementare senso di umanità.

Chiediamo nuovamente al governo e alle istituzioni comunitarie di
mettere in campo tutti gli sforzi necessari per garantire a queste
persone viaggi sicuri e accoglienza, in un sistema di condivisione
delle responsabilità da parte dell’UE.
>Ribadiamo inoltre l’urgenza dell’immediato ripristino di Lampedusa
come luogo di accoglienza e primo soccorsoe e l’abrogazione della
dichiarazione in vigore di “porto non sicuro”.

Il Centro Astalli chiede inoltre un’accelerazione in merito
all’applicazione della risoluzione deI Parlamento Europeo su un
“programma congiunto di reinsediamento di rifugiati”. Tale
provvedimento, in vigore nel 2013, stabilisce che l’Unione Europea
sostenga il trasferimento di rifugiati riconosciuti dalle Nazioni
Unite da paesi di prima accoglienza verso gli stati dell’Unione.
Si tratta di un meccanismo che permette l’arrivo regolare di
rifugiati sulla base di quote annuali che i singoli governi mettono a
disposizione.

Il Centro Astalli auspica a tale proposito l’adesione del nostro
Paese al programma di reinsediamento UE. Stabilire quote significative
di accesso sarebbe una decisione coraggiosa e un primo passo verso
l’apertura di canali d’ingresso protetti nell’Unione Europea per chi
scappa da guerre e persecuzioni e non può trovare protezione nei paesi
di primo asilo.

Associazione Centro Astalli
via degli Astalli 14a
Centro Astalli
Roma, Rm 00186
Italy

UNEBA Napoli - Intervista all’Ass D’Angelo alla Giornata della Solidarietà 2012

Luglio 12, 2012 by admin · Comment
Filed under: politica e cattolici, politiche sociali